PACHINO. Incontro al comune sabato scorso organizzato dal Nuovo Centro Destra sulla situazione del comparto agricolo pachinese e portopalese dopo la dichiarazione dello stato di calamità da parte della regione. A partecipare all’incontro il deputato regionale di Ncd Vincenzo Vinciullo, l’europarlamentare Giovanni La Via,  il vicesindaco di Pachino Andrea Rabito ed il sindaco di Portopalo Pino Mirarchi. Presenti anche i produttori.

“Lo stato di calamità è il primo passo affinché si possa agire anche ad altri livelli compreso quello nazionale ed europeo – ha detto l’europarlamentare  Giovanni La Via – e permetterà nel breve periodo una esenzione fiscale per i produttori colpiti dal maltempo. In ogni caso tutti gli strumenti utili ad aiutare gli agricoltori vanno presi in considerazione”.

Nell’immediato l’obbiettivo è quello di sedere al tavolo assieme alla commissione regionale “Bilancio e Programmazione”, questa la proposta del parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo. “I 19 milioni passati dalla Crias ai forestali devono ritornare a disposizione degli agricoltori – ha detto Vinciullo –. Un mio disegno di legge prevede poi che circa 5 milioni di euro dell’assessorato all’agricoltura vengano utilizzati in favore dei produttori danneggiati”.

“Vinciullo è l’unico ad aver centrato il problema dal primo minuto – ha detto il direttore dell’Igp Salvatore Chiaramida – L’assessore Caleca parlando di ristoro immediato  ha creato delle aspettative con persone che hanno subito una catastrofe, che hanno perso tutto. La Crias potrebbe essere un valido strumento per aiutare gli agricoltori che hanno subito danni anche perché  esce fuori dalle logiche del sistema bancario”.

Gli fa eco Sebastiano Fortunato presidente del consorzio Igp. “Il mondo agricolo non farà sconti – ha detto – se sono stati stimati 23 milioni di euro di danni alle strutture bisogna anche ricordare che almeno altri 20 milioni riguardano il prodotto perduto. L’assessore Caleca ha creato una aspettativa tangibile. Vogliamo segnali concreti di aiuto al territorio”.

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