Domani, nell’aula consiliare “Falcone Borsellino”, un incontro su un figlio illustre di Solarino.
E’ in programma domani a Solarino, alle ore 16.30, nell’aula consiliare “Falcone Borsellino” del Comune, la conferenza “In difesa della Giustizia”, incentrata sulla missione antimafia 1926/27 del maresciallo maggiore dei carabinieri, Paolo Bordonaro. La manifestazione ha ottenuto il prestigioso riconoscimenti concesso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Dopo il saluto istituzionale del sindaco di Solarino, Sebastiano Scorpo, sono previsti gli interventi dei ricercatori Diego Scarabelli e Laura Liistro e di Michele Di Martino, generale di brigata dei Carabinieri, attuale presidente dell’Associazione nazionale carabinieri, realtà che a Solarino venne fondata dal maresciallo Paolo Bordonaro. Il sindaco di Solarino consegnerà, inoltre, una medaglia di rappresentanza, conferita dal Presidente della Repubblica ai ricercatori Scarabelli e Liistro. La conferenza sarà moderata dal giornalista Sergio Taccone.
Autore di numerosi volumi storici, tra cui “Lotta alla mafia siciliana”, “Il sistema” e “Mafia, cavalleria del delitto”, Diego Scarabelli ha anche contribuito al volume “Atlante delle mafie”. Laura Liistro, docente e ambientalista attiva nel territorio di Solarino, è autrice del libro “Ritagli di vita”, insignito l’anno scorso del Premio nazionale di saggistica “Più a sud di Tunisi” per la grande valenza storica e sociale del volume. Michele Di Martino, ferrarese di nascita ma originario di Polizzi Generosa, dopo numerosi incarichi di prestigio nell’Arma, è stato promosso generale di brigata nel gennaio 2014.
Il maresciallo Paolo Bordonaro è stato tra i primissimi a condurre la lotta alla mafia e a comprendere che si trattava di un fenomeno criminale organizzato e non di gruppi isolati. Come emerso in un libro di Diego Scarabelli, il maresciallo Bordonaro aveva compreso le intersecazioni tra le famiglie mafiose in periodi in cui lo Stato brancolava nel buio. Il “processo verbale” di Bordonaro, la cui raccolta storica è conservata a Roma, è un documento storico che invita a riflettere sul pentimento dei mafiosi. Bordonaro operò nel territorio di Calogero Vizzini, il capo della mafia della prima metà del Novecento, boss arrestato proprio da Bordonaro nel 1926. Verrà posta grande attenzione sulla grande opera lasciata da Bordonaro, a cominciare dal suo memoriale con il processo verbale scritto a metà degli anni Venti quando ricopriva il ruolo di capo della stazione di Sommatino.
Un documento riguardante la mafia siciliana, redatto in forma dettagliata con una macchina da scrivere, di indubbia rilevanza storica. Nel corso della conferenza si parlerà, inoltre, delle memorie di Paolo Bordonaro, curate da Laura Liistro ed edite da Kerayles, dalla grande rilevanza storica per le vicende raccontate in prima persona dal maresciallo in un arco temporale compreso tra il 1905 e gli anni 70.
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