Gazzetta del Mediterraneo

Sociale. Le barriere architettoniche impediscono l’accesso a un disabile all’ufficio impiego di Noto

Sociale. Le barriere architettoniche impediscono l’accesso a un disabile all’ufficio impiego di Noto
01 febbraio
18:49 2015

Approfondimento a cura di Giovanni Parentignoti – I 20 scalini posti come unico accesso all’ufficio impiego di Noto hanno impedito ad un disabile di Rosolini di accedere all’ufficio pubblico per sbrigare alcune pratiche. L’uomo, di 30 anni circa, costretto a muoversi con una sedia a rotelle, arrivato davanti l’ufficio si è trovato  l’insormontabile scalinata priva di qualsiasi accesso per disabili.

Mortificato e intristito l’uomo è dovuto tornare a casa con un bel nulla di fatto. L’accesso principale dell’ufficio è chiuso da tempo e l’unico accesso è quello preceduto dalla scalinata che impedisce a chi ha problemi a deambulare l’accesso. Quasi ad irona del caso, neli’ingresso dell’ufficio è posto uno scivolo che funge da rampa per chi si muove in carrozzina, ma è praticaente inutile. 1

E’ l’ennesimo caso di presenza di barriere architettoniche in edifici pubblici in città. Non può essere giustificazione, la solita storia che si racconta, cioè il fatto che essendo Noto città storica è difficile abbattere le barriere; nel caso specifico esiste un accesso e una pedana, ma il primo rimane chiuso e l’accesso secondario è inadeguato.

Non può una città d’interesse turistico e storico, nonché patrimonio dell’Unesco, essere completamente o quasi, invivibile da persone con disabilità, le quali cercano una dignità e un decoro per poter vivere la loro condizione nel miglior modo possibile.

Dopo l’ufficio anagrafe inaccessibile come la maggior parte dei locali siti nel centro storico, tra cui farmacie, chiese, uffici, bar , negozi e bed and breakfast, un altro tassello si aggiunge alla mancanza di rispetto, nonché alla non adeguatezza legislativa della città.

Se cultura significa, come riportato dai dizionari: istruzione, buona educazione, trattare con attenzione e con riguardo e quindi onorare , credo che l’etimo della stessa non sia chiaro a chi continua, nonostante i segnali dati da privati e l’esistenza di tantissime persone e cittadini con difficoltà motorie o sensoriali, ad andare avanti dritto per la propria strada, senza perorare la causa di coloro che dovrebbe normalmente rappresentare.

 

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