Siracusa – I soci fondatori dell’associazione Democratici per la città hanno illustrato al presidente Fabio Rotondo e ai consiglieri del Quartiere Santa Lucia la petizione per il rientro del “Seppellimento di Santa Lucia” del Caravaggio nella basilica della Borgata. Uno degli scopi che si prefigge l’associazione, nata da poche settimane, è quello di portare fatti concreti alla città, nell’ottica di favorire un dialogo aperto tra i cittadini, le istituzioni e l’amministrazione comunale. Ed è per questa ragione che, raccolte in pochi giorni mille firme, molte delle quali appartengono a siracusani non residenti nel quartiere Santa Lucia, a dimostrazione di quanto sia sentita la questione del rientro del Caravaggio nella “sua” chiesa, i Democratici per la città hanno pensato di coinvolgere il consiglio di circoscrizione, al quale hanno raccontato le motivazioni della petizione popolare, che parte dal basso, dall’idea di una democrazia partecipata che non si arrende ai tentativi di personalizzare le iniziative per la città.
“Vale la pena ricordare – ha detto Maria Rita Sgarlata – che l’allontanamento forzato del dipinto del Caravaggio, dopo solo pochi anni dal suo rientro trionfale nell’abside della basilica di Santa Lucia extra moenia, per volontà dell’allora assessore Pagano nell’imminenza delle elezioni regionali del 2006, ha segnato palesemente la fine di un progetto di riqualificazione della Borgata, rafforzato dall’apertura al pubblico della catacomba di Santa Lucia. I dati relativi alla vendita dei biglietti dimostrano, senza equivoci, che il binomio quadro/catacomba esercitava un forte potere di attrazione per i turisti, dimostrando quanto possa funzionare la delocalizzazione dell’offerta culturale a Siracusa. Ma era arrivato il momento di dare concretezza ai rumors che in città danno sia il Prefetto, dott. Armando Gradone, che l’Arcivescovo, S. E. Mons. Salvatore Pappalardo, disponibili a far tornare il quadro nella chiesa per cui è stato concepito, non prima che si pronunci il Centro Regionale del Restauro della Regione Siciliana, coinvolto in una nuova perizia sulle condizioni dell’abside che dovrà accogliere il dipinto. L’appello dei firmatari è dunque indirizzato al Prefetto e all’Arcivescovo di Siracusa, ai quali verrà consegnato entro un mese. Questo momento segnerà la prima uscita pubblica dell’associazione che intende realizzare nei prossimi mesi altre iniziative mirate alla partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica, culturale e amministrativa di Siracusa”.
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