Siracusa – Il sindaco Giancarlo Garozzo ha revocato l’incarico all’assessore Alessio Lo Giudice in quota Partito Democratico. Dura la reazione dell’onorevole Bruno Marziano che parla di arroganza e prevaricazione politica. Ne esce a pezzi il Partito Democratico siracusano che si ritrova all’interno due anime fino a ieri conviventi adesso invece contrapposte.
<<La totale incompatibilità con la parte del Pd che in Giunta era rappresentata dall’assessore Lo Giudice – dichiara il sindaco Garozzo – mi ha spinto a questa decisione. Si tratta di quell’area che non manca occasione per attaccarmi anche sostenendo cose assolutamente false, come accaduto oggi sull’appalto per la gestione degli asili nido. Su questo argomento chiarirò domani come stanno realmente le cose. Tali atteggiamenti si pongono in netto contrasto con la linea portata avanti dall’amministrazione comunale e non possono trovare spazio all’interno della Giunta. Ringrazio Alessio Lo Giudice al quale ho manifestata ancora una volta oggi tutto il mio apprezzamento per il lavoro svolto e l’impegno profuso. Non c’è un problema personale; c’è un problema politico che ha ormai raggiunto livelli insostenibili>>.
La risposta di Bruno Marziano fa presagire venti di guerra all’interno del partito. Uno strappo difficile da ricucire per i democratici: <<La revoca dell’assessore Alessio Lo Giudice da parte del sindaco Giancarlo Garozzo – ha detto Marziano – è un gravissimo atto di arroganza e di prevaricazione politica che non mette Lo Giudice fuori dall’amministrazione, ma Garozzo fuori dal Pd. Questo gravissimo atto di arroganza e prevaricazione politica viene assunto nei confronti di uno dei migliori assessori di questa amministrazione, in sfregio a tutti gli organismi del partito e a quelli consiliari, mai convocati sulla vicenda. Un gesto giustificato come una vendetta trasversale assolutamente immotivata e insostenibile. Chiederò che vengano convocati gli organismi dirigenti del partito per assumere tutte le decisioni conseguenti. Ma per quanto mi riguarda, ove questo strappo violento dei rapporti politici all’interno del Pd, che ha supportato il sindaco Garozzo nella sua competizione elettorale, non dovesse essere recuperato non potrei non considerare quella di Garozzo se non una amministrazione da lista civica non ascrivibile in alcun modo al Partito democratico, adottando nei suoi confronti i comportamenti conseguenti. La sfrontatezza di tale decisione fa gettare la maschera ad un gruppo di potere che, sostenuto lealmente nella competizione elettorale da tutte le componenti del Pd, sta oggi usando l’amministrazione cittadina non già per svolgere un servizio a Siracusa e ai siracusani ma per raggiungere obiettivi inconfessabili. Ritengo quindi che la presenza in giunta dell’assessore Lo Giudice fosse da impedimento per il raggiungimento di tali obiettivi. Spero che nella inevitabile discussione all’interno degli organismi di partito possa recuperarsi questa decisione tanto grave ed inopinata del sindaco Garozzo. Diversamente verrebbero a mancare le condizioni minime per stare assieme nello stesso organismo politico>>.
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