Siracusa – I Democratici per la città intervengono sulla vicenda che riguarda la costruzione di un resort a Ognina e parlano delle differenze di trattamento quando la stessa proposta fu avanzata alla Pillirina: “Notiamo con stupore che i principi e le ragioni che, appena due anni fa, avevano indotto le associazioni ambientaliste e l’attuale amministrazione comunale a ritrovarsi uniti sull’impatto ambientale del progetto di un resort nell’area della Pillirina, sembrano essere improvvisamente ed
inspiegabilmente venute meno in occasione del dibattito suscitato dalla presentazione del progetto residenziale e turistico-alberghiero in contrada Ognina, che anche da un sommario esame, da una valutazione dell’estensione e delle caratteristiche delle aree interessate (area con vincolo di tutela 3, il massimo, e con un sito di interesse comunitario), appare di impatto superiore a quello stoppato da un muro solido, fatto di politica e cittadinanza attiva, capace di resistere a qualunque sollecitazione.
Ora quel muro mostra alcune crepe vistose! Mentre per il resort della società Elemata Maddalena srl alla Pillirina c’è stata una chiusura totale in nome di una difesa dell’ambiente (salviamo il salvabile dopo il sacco delle coste), per la proposta di resort a Ognina della società Siracusa Sun Lld,
associata alla catena One&Only, che in realtà è presente solo con una lettera di intenti, c’è un’insperata apertura, nonostante l’area in questione presenti vincoli e valenze archeologiche e paesaggistiche non dissimili da quelle della Pillirina.
Un possibilismo che parte dall’amministrazione comunale e arriva ad alcuni rappresentanti del fronte ambientalista, lo stesso che è riuscito in quattro anni a ottenere che l’area della Pillirina fosse inclusa nella riserva di Capo Murro di Porco. Si passa da aperture totali al progetto One&Only a
aperture parziali, maturate da una realpolitik che considera possibile una realizzazione anche ridotta del resort.
Se tale diverso atteggiamento più favorevole alla realizzazione del nuovo progetto è frutto di un ripensamento politico, che ritiene – nel rispetto delle norme e dei regolamenti – sia utile riprendere il filo dello sviluppo turistico alberghiero del nostro territorio, è evidente che gli stessi parametri e criteri utilizzati per la valutazione del progetto sull’area della Pillirina debbano essere applicati anche per il resort di contrada Ognina, a maggior ragione quando le volumetrie previste per le strutture alberghiere e le distese dei campi da golf chiuderebbero uno dei pochi tratti di mare rimasti incontaminati. Diversamente si attuerebbe un’evidente ed ingiustificata disparità di
trattamento tra le due iniziative imprenditoriali che esporrebbe la nostra comunità cittadina ancora una volta al rischio di azioni risarcitorie che, proprio nella disparità di trattamento, potrebbero trovare la prima ragione di accoglimento.
Siamo contrari a due pesi e due misure! Si pongono nuove domande alle quali è difficile sottrarsi. Chiediamo dunque che il segretario provinciale del Partito Democratico, Alessio Lo Giudice, come anticipato nella direzione della scorsa settimana, convochi al più presto un’assemblea aperta alla
cittadinanza che abbia al centro non solo la discussione sulla fattibilità della proposta della società Siracusa Sun a Ognina ma anche, più in generale, quella sul governo del territorio, che merita una guida coerente e trasparente, in uno sforzo congiunto di trovare una linea solida e comune”.
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