Noto – Il sindaco della cittadina barocca chiede tempi celeri per la discussione all’Ars del servizio idrico integrato in provincia di Siracusa. Per Bonfanti il ruolo della politica in questa fase è determinante per un ritorno alla gestione pubblica dell’acqua. <<Fatte salvi tutti gli sforzi profusi finora – dice Bonfnti – per trovare adeguate soluzioni, condivise e attuabili, finalizzate alla continuità del SII, sia prospettate dall’Assessorato Regionale all’Energia in uno con l’ex Commissario Ato 8, che dalla Curatela fallimentare con la supervisione del Giudice fallimentare, tutte avviate con il solo scopo di salvaguardare l’interesse pubblico e consentire una continuità di servizio idrico integrato per tutte e dieci le comunità dei Comuni cosiddetti “ubbidienti”, in questa fase diventa determinante il ruolo della politica>>.
La discussione in aula del prossimo 23 Aprile diventa un banco di prova importante per l’avvio di un iter che possa portare la gestione del servizio nelle mani dei comuni, il primo cittadino invita a non tergiversare e a trattare l’argomento con il carattere dell’urgenza. <<La politica che è stata solerte – continua Bonfanti – nel legiferare il salvataggio di quei comuni che sin dall’inizio della vicenda legata all’ex gestore Sai 8, hanno, modu proprio, deciso di non consegnare gli impianti, deve oggi riappropriarsi del suo ruolo di servizio nei confronti delle comunità di riferimento, con un semplice, efficace ed inequivocabile segnale: la deputazione regionale del nostra territorio, tutti all’unisono, deve chiedere al Presidente Ardizzone all’inizio della 149^ seduta parlamentare, prevista per il prossimo 23 aprile c.a. alle ore 16,00, di prelevare il punto 12, all’ordine del giorno, “Disposizioni urgenti in materia di SII (n.693/A) – relatore On. Cirone De Marco” per una trattazione d’urgenza. Non c’è più tempo di tergiversare>>.
Il sindaco Bonfanti si aspetta l’approvazione in aula per poter tornare all’acqua pubblica: <<L’approvazione del DDL Vinciullo/De Marco, permetterebbe di porre la parola fine a questa importante questione, avviando, in attesa della Legge di riordino, il processo tanto atteso dalle nostre comunità di ritorno alla gestione pubblica dell’acqua>>.
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