Noto – Una banda di ladri è stata sgominata dalle forze dell’ordine nella giornata di ieri. Quattro uomini, tutti residenti a Floridia e tutti di nazionalità rumena, sono stati arrestati, colti in flagranza di reato, mentre derubavano una sala giochi a Buccheri. Le manette ai polsi sono scattate per Albu Vasile, 26 anni, Militaru Adrian, 22 anni, Toma Alexandro di 31 anni e Costantinescu George Cristian, 32 anni. La banda, la scorsa notte, si è introdotta all’interno di una sala giochi di via Vittorio Emanuele a Buccheri. A sorprendere i quattro all’uscita del locale con ancora la refurtiva in mano e mentre stavano salendo in macchina, una Opel Zafira, c’erano gli agenti della Polizia di Noto. E’ iniziato l’inseguimento che si è concluso nei pressi della caratteristica pineta poco fuori Buccheri e dove i poliziotti sono riusciti a trarre subito in arresto il conducente della vettura Albu Vasile. Gli altri tre componenti della banda sono fuggiti a piedi ma per loro le ore di libertà erano diventate poche. La Polizia insieme ai Carabinieri di Noto hanno cercato i fuggitivi all’interno della pineta, lungo la strada statale 124 e nei centri abitati di Buccheri e Buscemi. Proprio in quest’ultimo paese sono stati bloccati ed arrestati i tre fuggitivi, che insieme al conducente dell’auto, sono stati portati nella casa circondariale di Cavadonna. Il modus operandi della banda era quello di osservare e studiare il luogo dove intendevano introdursi per poi colpire nelle ore notturne. Gli investigatori della Polizia hanno intuito che lo spostamento del gruppo da Floridia verso Buccheri nei giorni precedenti al furto erano le fasi antecedenti al reato. Nell’auto usata dai malviventi sono stati ritrovati un televisore, un computer portatile, un ingente quantitativo di monete estratte dalle slot machine della sala giochi, un marsupio con oggetti d’oro e d’argento, diversi arnesi utili allo scasso. Gli inquirenti temono che la banda abbia commesso in questo periodo altri reati connessi al furto in abitazioni ed attività commerciali, pertanto le indagini in tal senso proseguono.
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