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Serie D. L’analisi di Vittorio Strianese sul girone I: “Difficile, impegnativo e al contempo equilibrato”

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Serie D. L’analisi di Vittorio Strianese sul girone I: “Difficile, impegnativo e al contempo equilibrato”
01 settembre
19:41 2015

Noto – Sei siciliane, sei calabresi e sei campane. La nuova Serie D, girone I, che partirà domenica 6 settembre alle 15, sarà formata da: Noto, Città di Siracusa, Marsala, Città di Scordia, Leonfortese, Due Torri, Rende, Reggio Calabria, Vibonese, Palmese, Vigor Lamezia, Roccella, Agropoli, Città di Gragnano, Frattese, Cavese, Aversa Normanna e Sarnese. Diciotto squadre che si daranno battaglia per conquistare un posto nell’ambita Lega Pro.

Noi, oggi, abbiamo fatto l’analisi con chi, questo girone, lo conosce fin troppo bene. L’esperto direttore sportivo Vittorio Strianese da otto anni, infatti, ha accumulato l’esperienza necessaria per arrivare ai giorni nostri con tante vittorie alle spalle e altrettante salvezze. Specialmente negli ultimi anni con la camiseta granata del Noto.

Direttore che girone è uscito fuori stamattina?

È sicuramente un girone difficile, impegnativo e allo stesso tempo equilibrato.

Chi ambirà al primo posto?

Per me quattro squadre ambiranno alla promozione del torneo, per approdare in Lega Pro: Città di Siracusa, Cavese, Rende e Reggio Calabria hanno costruito degli organici per puntare ai vertici alti della classifica. Dopo queste quattro formazioni di vertice c’è un equilibrio nel girone I.

Le sorprese?

Non ho dubbi: Vibonese e Marsala, ma mai dire mai!

Noti differenze rispetto agli anni precedenti?

Anno dopo anno non trovo grosse differenze. Dopo otto anni di esperienza in questo girone ho sempre notato come i campionati sono sempre stati competitivi. Solo due anni fa, ricordo, il girone fu uguale a quello dello scorso anno. Un campionato discreto, insomma.

Quest’anno, invece?

Un girone tosto ed equilibrato, ma penso che non ci sarà nessuna squadra materasso. Facendo il punto della situazione, insomma, posso dedurre che: le Campane saranno squadre agguerrite, ma occhio anche in Calabria. In lotta c’è la Palmese che ha costruito una squadra attrezza per disputare un campionato di media alta classifica. La Vibonese, invece, ha una dirigenza solida e ben organizzata. Hanno puntato alla linea verde associando tanti ottimi calciatori di esperienza. Il direttore si è assicurato dei giovani interessanti in grado di fare un buon campionato. In Sicilia, come ho detto prima, il Siracusa punterà a vincere il campionato; mentre il Marsala sarà una sorpresa! Le società regine del mercato? Le squadre che hanno fatto grandi investimenti sono il Città di Siracusa e la Cavese.

La squadra che ha tesserato un grande giocatore?

Sicuramente lo Scordia. In queste ore, infatti, ha piazzato il colpo di mercato con Giorgio Corona, direttamente dal campionato di Lega Pro.

È dura restare fermo dopo 8 anni di calcio “attivo”?

Sono in attesa di trovare una società che possa credere nelle mie potenzialità e nell’esperienza di Vittorio Strianese. Ma cosa ti manca in questi mesi di inoperosità dal calcio “attivo”? Mi manca il campo! Perché io sono un uomo di campo, anche perché non mi piace fare il direttore dietro la poltrona, mi piace confrontarmi con il tecnico e la squadra. In questi anni ho sempre cercato di dare sempre l’input in più alla squadra, lavorando costantemente con la squadra giorno dopo giorno.

E il Noto ti manca?

Mi auguro che il Noto parta con il piede giusto, io sono e sarò un tifoso granata. Il Noto fa parte della mia carriera professionale, la squadra granata la porterò sempre con me. Gli auguro le migliori fortune anche all’Allenatore Gaspare Cacciola, un giovane mister emergente che mi auguro possa raggiungere gli obiettivi prefissati in questo inizio di stagione. Non voglio essere ripetitivo, ma spero che il mio Noto parta bene perché lo meritano gli sportivi e gli ultras netini!”

Paolo Interlando

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