Gravi violazioni che danneggiano il patrimonio ambientalistico della zona: questa la denuncia che l’associazione “Comitato per la Gestione dei Pantani della Sicilia Sud Orientale e territori limitrofi” ha avanzato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.
L’allarme è stato lanciato dal presidente del comitato tecnico scientifico dell’associazione, Rosario Cugno Garrano, in seguito ad un intervento di sbancamento nel pantano Cuba, in territorio di Pachino. Si tratterebbe di un movimento di terra per costruire una pista larga 3 metri, che, partendo dal lato nord del pantano, percorre tutto il lato est fino a giungere al lato sud. Gli effetti sul territorio – secondo il comitato – sono stati immediati e devastanti: la modifica planimetrica dei luoghi e la distruzione della vegetazione autoctona quali canne, fragmiti, salicornie, lentischi, giunchi e tamerici. L’apertura della pista porterebbe anche all’interramento di tutti i canali di scolo delle acque piovane che permettevano il deflusso delle acque dai terreni limitrofi verso il pantano stesso.
“Dopo un’attenta analisi dei permessi ottenuti abbiamo rilevato diverse inadempienze e illeggittimità – spiega il presidente Cugno Garrano-. Il nulla osta contiene degli errori in quanto alcune zone ricadrebbero all’interno della zona A di riserva e non di preriserva, dove nessun intervento è possibile; inoltre, le condizioni poste dal nulla osta non sono state rispettate, poiché esse prevedevano l’impossibilità di aprire nuove piste e di fare lavori che modificassero in modo significativo la planimetria del luogo. Ulteriori verifiche hanno portato alla luce la mancanza di permesso del comune di Pachino, sotto la cui giurisdizione cade il territorio, mentre si appone permesso dell’UPA di Ragusa”. La richiesta è quella di avviare delle indagini per accertare, se vi sono, le responsabilità penali del caso.
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