«Il ritorno all’ipotesi dell’ospedale unico rischia di tradire le aspettative della crescita sanitaria nella zona sud del Siracusano». E’ questo il secco commento dell’onorevole Bruno Marziano sulla questione della sanità pubblica nella zona sud della provincia aretusea. L’onorevole del Partito Democratico è dunque contrario ad una rifunzionalizzazione degli ospedali Di Maria di Avola e Trigona di Noto che li univa a “unico ospedale su 2 strutture”. «Siamo per gli ospedali riuniti – ha dichiarato Marziano – che significa, a partire dall’esistente, avviare processi di razionalizzazione e mantenere gli impegni che l’assessore regionale, Lucia Borsellino, ha assunto nella riunione della commissione svoltasi a Noto. L’ipotesi di ospedale unico significherebbe fare un passo indietro». La Regione ha infatti presentato il nuovo piano dell’offerta sanitaria in cui non si parlerebbe di ospedali riuniti, per le città di Avola e Noto, ma di un nosocomio unico in cui si sposta tutto ad Avola e si lascia al Trigona di Noto solo lungodegenza e riabilitazione. «Tale scelta – ha proseguito il parlamentare regionale – ridurrebbe l’offerta sanitaria nella zona sud, perché l’accorpamento diminuirebbe i posti letto, la qualità e la quantità dell’offerta sanitaria».L’onorevole Marziano ha chiesto quindi al presidente della commissione Sanità, Giuseppe Di Giacomo, una riunione, alla quale saranno chiamati a partecipare i sindaci dei 5 comuni a sud di Siracusa, dove illustrare il progetto del Governo Regionale.
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