Noto – La Cgil provinciale e la Camera del lavoro di Noto non ripongono fiducia nei piani realizzati per la sanità nella zona sud. Perplessità già espresse lo scorso mese di Gennaio, quando la commissione servizi sociali e sanitari al’Ars si riunì a Noto. Perplessità che continuano ad esistere e generano grossi dubbi sul futuro dei servizi sanitari e degli ospedali del territorio. Di seguito il comunicato del sindacato:
“Non ci gratifica il dire lo avevamo detto e scritto; la definizione “molto fumo e niente arrosto”, che avevamo dato post seduta della Commissione Sanità a Noto, si è purtroppo palesata nella realtà dei fatti. Affermavamo di non considerarla risolutiva di tutti i problemi della zona sud, ospedali compresi. Al contrario, la sensazione che ne avevamo ricevuto era di aver assistito all’ennesimo annuncio di promesse già ascoltate tante volte in passato, sulle quali rimanevano oscuri i tempi di attuazione e le risorse finanziarie necessarie. Si chiedeva ai cittadini di Noto ed all’intera comunità della zona sud della provincia di Siracusa un ennesimo atto di fede; senza voler essere blasfemi, non era la fede che serviva, ma l’affidarsi alle promesse da novello pinocchio verso uomini e donne di una politica sempre più lontana dai cittadini.
Infatti nel nuovo progetto non vi è neanche l’ombra delle promesse targate 24 gennaio, di più si torna indietro di anni al famoso decreto Russo.
Le motivazioni che ci facevano cantare allora fuori dal coro, rimangono intatte nella nostra convinzione se non rafforzate dagli ultimi accadimenti; anzi, mentre noi solitari affermavamo e ponevamo all’attenzione dell’opinione pubblica le nostre perplessità, in quella seduta della Commissione c’era chi più volte seduto sugli scranni dell’Aula Consiliare (non un Consigliere Comunale) applaudiva convintamente ad ogni promessa che veniva enunciata.
Ora più di allora siamo convinti che le iniziative intraprese in sede provinciale e locale sono più che mai attuali; continueremo ad incalzare la politica a chiedere impegni seri e fattibili, senza promettere ciò che non si può mantenere; il promettere ed il non mantenere e un male quasi incurabile di molta politica e molti politici, naturalmente siamo contrari nel mettere tutti nello stesso calderone, ma il promettere ed il non mantenere diventa un atteggiamento ancora più grave quando si trattano i temi della sanità.
Ci si vede quasi costretti ad essere ripetitivi ed a continuare a denunciare quanto ormai denunciamo da anni: No, alla politica dei due tempi; No, ad uno squilibrio sproporzionato a favore delle strutture sanitarie private; No alle rassicurazioni fai da te e spudorate passerelle della politica; anni una certezza per il futuro.
E’ giunto il momento di dare risposte certe e definitive ai cittadini; nel frattempo organizzeremo un assemblea pubblica per organizzare la mobilitazione per e con i cittadini. La misura è colma.
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