Parla il difensore del Portopalo in vista del derby con il Noto.
di SERGIO TACCONE. Il suo ritorno in squadra è coinciso con la ritrovata compattezza difensiva del Portopalo. Samuele Carbè (nella foto il secondo in piedi da destra) è una delle colonne arretrate dell’undici guidato da Balduino Ferlisi. Sicuro, preciso nelle chiusure, reattivo nei recuperi, sempre lucido e in possesso di una spiccata visione di gioco e di una condizione fisica molto buona. “Sto bene, – afferma Carbè – il mio inserimento in squadra ha dato i frutti sperati, ho ritrovato il mio equilibrio e anche un gruppo eccezionale di giocatori, compatto e coeso”.
Con Carbè in campo il Portopalo ha incassato solo un gol, in quel di Ferla. “Sia chiaro: il merito è di tutta la squadra – aggiunge il difensore originario di Avola – che si sta esprimendo ad alti livelli, abbiamo trovato l’assetto giusto reparto per reparto. La rosa è qualitativamente di livello alto. Ogni giocatore sarebbe titolare ovunque, anche nella categoria superiore. Inoltre, seguiamo quello che ci chiede il nostro allenatore”. Del resto, se ti ritrovi in squadra uno come Enzo Accarpio, che in qualsiasi momento può inventare la giocata giusta per risolvere la partita, o Dario Leone che, appena inserito in squadra, si è subito espresso ad alti livelli, non dimenticando altri elementi di esperienza come capitan Cultrera, l’attaccante Randazzo (chiamato a non far rimpiangere Ciccio Mallia), i mediani Amore e Santuccio, lo scattante Mammana o l’esterno difensivo Pannuzzo puoi certamente puntare in alto a patto di mantenere umiltà e concentrazione. Non tralasciando la presenza consistente di alcuni juniores che stazionano stabilmente in prima squadra: Marina, Nicastro, Cannarella e Burgaretta.
Domenica al “Brancati” di Pachino c’è il derby contro il Noto (calcio d’inizio alle ore 15). “Loro sono in netta ripresa dopo un avvio stagionale negativo. – sottolinea Carbè – Noi dobbiamo conquistare i tre punti per dare continuità al nostro momento. Sarà una partita difficile. Sottovalutarli sarebbe un errore clamoroso”.
Il gruppo di giocatori “avolesi”, presente da alcuni anni nel Portopalo, continua ad essere garanzia di qualità, quantità e serietà: Peppe La Marca tra i pali, Samuele Carbè in difesa, Duccio Ferro e la “new entry” Corrado Cancemi a centrocampo (il difensore Peppe Nastasi è uscito dalla squadra per motivi di lavoro ma la porta resta aperta per il futuro). Qual è il segreto della vostra compattezza? “La nostra grande e autentica amicizia, – sottolinea Carbè – ci conosciamo da tanti anni e abbiamo quasi sempre giocato insieme. Inoltre, il nostro approccio è molto semplice: prima viene l’uomo e dopo il calciatore”.
Dove può arrivare il Portopalo in questa stagione di Prima Categoria ? “Possiamo vincere il campionato ma diciamolo a bassa voce. – aggiunge Carbè – Abbiamo l’esperienza giusta, il girone è molto equilibrato al vertice, lo dimostra la classifica molto corta nelle prime posizioni. Quasi tutti gli scontri diretti li giocheremo in casa, dovremo affrontare ogni partita come fosse una finale”.
Sertac
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