Elezioni comunali da rifare? Nulla ancora è certo fatto sta che la seconda sezione del Tar di Catania ha dichiarato illegittime le operazioni elettorali in due sezioni precisamente la 2 e la 16. Il Tar ha in pratica accolto il ricorso dell’avvocato Giovanni Giuca che non ha avuto accesso alla fase di ballottaggio nelle amministrative rosolinesi dello scorso 9 e 10 giugno 2013 per un solo voto avendo riportato 2773 preferenze contro le 2274 di Pippo Incatasciato e i 3320 dell’attuale primo cittadino Corrado Calvo.
Incatasciato e Calvo si affrontarono a viso aperto al ballottaggio, gli lettori scelsero Calvo che attualmente ricopre la carica di primo cittadino. Ma la sentenza odierna della seconda sezione del Tar di Catania rimette tutto in gioco.
Ecco la sentenza:
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata di Catania (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, e sui motivi aggiunti proposti all’esito della verificazione:
– li accoglie per quanto di ragione e per l’effetto dichiara l’illegittimità delle operazioni elettorali svoltesi nei giorni 9 e 10 giugno 2013 nelle sezioni nn. 2 e 16 del Comune di Rosolini e ne dispone l’annullamento;
– dispone altresì l’annullamento dei verbali dell’Ufficio Elettorale Centrale del Comune di Rosolini di ammissione al ballottaggio per l’elezione a Sindaco dei candidati Calvo e Incatasciato, di proclamazione a Sindaco del candidato Calvo e di proclamazione degli eletti a consiglieri comunali del Comune di Rosolini;
– dispone che, a cura della Segreteria, la sentenza venga trasmessa al Sindaco del Comune di Rosolini, al Prefetto di Siracusa ed al Dipartimento delle Autonomie Locali dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali della Regione Siciliana”.
Bisognerà ora capire cosa accadrà, di certo il sindaco Corrado Calvo proporrà ricorso al Cga parlemitano chiedendo innanzitutto la sospensiva della sentenza di oggi, ma a questo punto non è escluso che si rivoti nelle due sezioni per decidere chi dovranno essere gli sfidanti al ballottaggio per poi ripetere il ballottaggio stesso.
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