Rosolini – In controtendenza con altri sindaci, quello della città elorina, Corrado Calvo, non vieta i botti e invita al buon senso. Il sindaco utilizza anche una presa di distanze un po’ ardita nei confronti dei cittadini di Napoli e confessa che sarebbero difficili i controlli in una eventuale ordinanza di divieto di botti e petardi.
“Su ottomila Comuni solo circa ottocento hanno emesso ordinanza di divieto – ha scritto sui social Corrado Calvo – mentre i restanti settemila e oltre non hanno ritenuto di emanare alcuna ordinanza e non certo perché tutti questi sindaci siano dei guerrafondai o amanti dei fuochi d’artificio. Nel nostro specifico caso avrei dovuto vietare i fuochi d’artificio per tutte le feste patronali, Pasqua, Immacolata, sacro cuore di Gesù, San Giuseppe, San Luigi, solo per citarne alcune, perché non solo i cani, ma anche i bambini, le persone anziane, le persone malate etc, provano fastidio. Una volta emanata l’ordinanza di divieto e considerato che dalle ore 20:00 del 31/12/2015 cessa il servizio dei pochi vigili urbani presenti a Rosolini – ha continuato il sindaco Calvo – chi potrebbe controllare fisicamente una popolazione intera e impedire loro di sparare qualche petardo? Invieremo un vigile o rappresentante delle forze dell’ordine presso l’abitazione di ogni famiglia a far da sentinella perché non sparino petardi? Se ci vogliamo prendere in giro, liberi di farlo, ma siamo persone serie e ritengo più opportuno invitare i cittadini, e sono certo che i rosolinesi non siano paragonabili a quelli di Napoli, a limitarsi nell’uso di fuochi d’artificio, ad avere cura di controllare che siano a norma di legge, a tenere i bambini lontani e ad adottare tutte le precauzioni previste dalle norme in vigore per evitare inconvenienti. Pertanto, credo che il buon senso sia la chiave di volta di tutto e sono certo che ai nostri concittadini non manchi. Da millenni i fuochi d’artificio rappresentano le tradizioni di popoli e tanti comuni hanno costruito le loro fortune turistiche, culturali ed economiche sulle feste di paese e laddove i fuochi d’artificio, piaccia o non piaccia, hanno avuto un ruolo determinante”.
Credo che al Sindaco manchino i requisiti per imporre qualcosa di utile per la sua comunità