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Rosolini, disagi al poliambulatorio, lettera di protesta del sindaco Corrado Calvo

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Rosolini, disagi al poliambulatorio, lettera di protesta del sindaco Corrado Calvo
15 maggio
15:29 2015

Rosolini – Personale amministrativo e sanitario sul piede di guerra a Rosolini per i disservizi e la ventilata chiusura di alcuni uffici del locale Poliambulatorio. In una nota inviata al Sindaco, alla Giunta Comunale, al Consiglio Comunale , alle forze politiche e ai cittadini tutti, gli operatori elencano una serie di criticità nonché possibili provvedimenti che i vertici del Servizio Sanitario di Siracusa sarebbero pronti ad adottare a discapito della comunità locale.

  • Ambulatorio di oculistica: chiuso da circa un anno causa trasferimento del dott. Battaglia a Siracusa e mai sostituito;
  • Ambulatorio di fisiatria: chiuso da due mesi perché trasferito a Noto;
  • Ambulatorio di neurologia: chiuso da due mesi perché trasferito a Noto;
  • Distribuzione di farmaci: quelli rimasti di fascia “H” ritiro solo a Noto a giorni alterni;
  • Ufficio protesi: spostamento a Noto ivi compreso il personale in servizio a Rosolini.

Provvedimenti questi che, una volta adottati in via definitiva, provocheranno notevoli disagi sia per il personale in servizio che verrebbe trasferito in altre città per ricoprire posti vacanti ma in modo particolare per l’utenza costretta a recarsi a Noto per le prestazioni. Una situazione che nell’arco di pochi mesi potrebbe portare addirittura  alla chiusura totale della struttura sanitaria cittadina.

Una prospettiva non gradita al  Sindaco Corrado Calvo, che, nello stigmatizzare le decisioni adottate e quelle che intendono adottare i  Dirigenti dell’Asp di Siracusa afferma: “ Non si può restare impassibili di fronte al disservizio sanitario minuziosamente descritto nell’appello fatto alla cittadinanza da parte degli operatori dell’Asp di Rosolini. Il diritto alla salute è sacrosanto e non può essere negato in nome della spending review che paradossalmente, specialmente in Sicilia, sembra colpire soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Un’azione sicuramente poco edificante, soprattutto,  quando i tagli arrivano a colpire strutture già presenti, che funzionano bene e che offrono alle nostre famiglie un supporto irrinunciabile nella cura sanitaria. Una città di oltre ventimila abitanti distante da strutture ospedaliere e dove miracolosamente viene tenuto in vita solamente il Pte non può essere penalizzata in questo modo da qualcuno che forse non ha la più pallida idea della realtà in cui vivono quotidianamente i cittadini. Basterebbe che gli organi competenti, in questo caso soprattutto Dirigenti e Funzionari dell’ Asp aretusea  prendessero atto delle necessità dell’utenza cittadina, per restituire alle famiglie rosolinesi dignità, serenità e soprattutto la certezza di poter contare sul sacrosanto diritto alla salute e la consapevolezza di non essere sempre considerati e trattati nei fatti come dei cittadini di serie “B”.

Il Sindaco Calvo non si ferma qui ed annuncia  che è sua intenzione mettere al corrente della problematica il Presidente della Regione, l’Assessorato Regionale alla Sanità , il Prefetto di Siracusa  per convocare con un urgenza le parti interessate e salvaguardare i diritti dei cittadini, nella piena consapevolezza che la Città non può subire ulteriori scippi  nella più totale indifferenza.

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