Gazzetta del Mediterraneo

Portopalo, va in archivio un anno politicamente movimentato

Portopalo, va in archivio un anno politicamente movimentato
31 dicembre
20:51 2017

Il 2017 ha sancito la perdita della maggioranza da parte del sindaco di Portopalo, Giuseppe Mirarchi.

Termina un anno politicamente molto movimentato, caratterizzato dalla perdita della maggioranza da parte del sindaco Giuseppe Mirarchi. Il rimpasto di fine gennaio 2017, infatti, è stato alquanto indigesto per il primo cittadino che ha cacciato “Progetto Comune”, ovvero il gruppo consiliare più forte nell’attuale geografia consiliare. Mirarchi pensava di poter intruppare nella sua coalizione i membri dell’opposizione “post elezioni 2014”. Invece, Pisana, Nieli, Campisi e Rocca hanno tirato fuori l’asso di picche che ha messo in un angolo il primo cittadino. L’ex assessore Gaetano Gennuso, “conducator” di Progetto Comune e ad oggi il politico più di lungo corso in attività a Portopalo, si è preso una sonora rivincita, dimostrando al sindaco e al consigliere Chiavaro di avere un ruolo fondamentale ancora oggi nelle dinamiche del consiglio comunale.

L’amministrazione ha così cominciato a vivacchiare, non potendo più contare sui numeri favorevoli in aula. Anzi, il sindaco ha persino rischiato (e rischia tuttora) di essere sfiduciato. Raggiungere la fatidica soglia di dodici firmatari e votanti in aula di un’eventuale mozione di sfiducia non è impresa difficile. La giunta in carica ha svolto solo ordinaria amministrazione, il sindaco ha insistito nello sbandierare “urbi et orbi” alcuni progetti di natura privata. Politicamente, va riconosciuta a Mirarchi una grande abilità nell’avere attraversato senza affondare la perdita della maggioranza consiliare, permettendosi anche il lusso di mantenere nell’esecutivo un assessore che si trova nel nord Italia per motivi di lavoro. Per il resto, ovvero tutte le promesse della campagna elettorale 2014 per cui ottenne il consenso dagli elettori, siamo fermi quasi al punto di partenza. E sono passati oltre tre anni. Gli rimane un anno e mezzo, eventuale sfiducia permettendo.

In consiglio, il personaggio del momento è senza dubbio Attilio Nardo, subentrato al dimissionario Mario Luciano. Nardo, che fu alleato di Mirarchi alle amministrative 2014, è diventato la vera spina nel fianco del primo cittadino. Un fiume in piena che ad ogni seduta sciorina proposte, proteste carte alla mano, interpella e interroga. Dell’opposizione della prima ora, Edmondo Pisana ha fatto valere la sua esperienza. Memorabili gli scontri dialettici con il sindaco in tema di mercato ittico e debiti fuori bilancio. Il presidente Loredana Baldo, ritrovatasi nello scranno più importante del civico consesso quasi per caso, si è smarcata dal resto dell’opposizione, trovando nella formula “super partes” un salvagente dialettico non da poco.

Il gruppo Portopalo 2019 (Nieli, Campisi, Rocca) sconta un’inevitabile inesperienza (l’anagrafe parla chiaro, del resto) anche se, tra il detto in campagna elettorale e l’atteggiamento tenuto nel corso della consiliatura, i tre meritano un voto molto alto alla voce “coerenza”. In tempi in cui i voltagabbana sono una moltitudine, non è cosa da sottovalutare. I consiglieri di Progetto Comune rimangono in stand by. Con il sindaco il discorso ormai è chiuso, hanno cercato di portare in aula e votare la mozione di sfiducia tra ottobre e novembre di quest’anno. Restano la forza più forte in consiglio comunale.

Il nuovo anno dovrebbe portare, finalmente, il completamento del campo sportivo, l’avvio dei lavori del porto turistico. C’è la questione tonnara-isola di Capo Passero, con l’assessore regionale Sgarbi pronto ad arrivare a Portopalo. Nel frattempo, tanti auguri a tutti. Soprattutto al centinaio di famiglie portopalesi che non arriva a fine mese, trovando aiuto nella Parrocchia grazie al parroco. Ecco: se ci fosse “l’oscar portopalese 2017” lo vincerebbe senza alcun dubbio proprio don Gianluca Manenti.

Sertac

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