Il consigliere comunale Nieli parla di “emergenza democratica” a Portopalo

Dieci punti, una sintesi estrema per rilevare quelli che, secondo i consiglieri del gruppo “Portopalo 2019”, sono il riassunto di tre anni di fallimento politico ed amministrativo del sindaco Giuseppe Mirarchi. Salvo Nieli, Paolo Campisi e Rachele Rocca ripartono lancia in resta per un’opposizione senza sconti. I manifesti, affissi nel centro abitato, sono stati resi illeggibili nottetempo. “C’è un allarme democratico a Portopalo, – afferma molto amareggiato Salvo Nieli – si cerca di ostacolare la nostra azione politica in modo nascosto, subdolo, come abbiamo avuto modo di registrare affiggendo questi manifesti in cui abbiamo semplicemente svolto il nostro ruolo di consiglieri comunali”.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio i dieci punti, il “j’accuse” di Nieli, Campisi e Rocca nei confronti del primo cittadino: indebitamento delle casse municipali, record di finanziamenti persi, salute dei cittadini a rischio per la presenza di amianto lungo il territorio, parco archeologico in totale degrado e abbandono.

Ed ancora: spiagge e servizi totalmente inefficienti, caos spazzatura, tasse tra le più alte della provincia, costo dell’acqua oltre le aliquote dovute con la Sai 8 (gestore privato). Due i riferimenti sul versante squisitamente politico: maggioranza persa da tempo, con paese ingovernabile, ed amministratori stipendiati con indennità al 100% (circa 100 mila euro annui di costo per le indennità medesime).

“Caro sindaco, – concludono i consiglieri di Portopalo 2019 – faccia mea culpa, le sue dimissioni sarebbero il suo unico vero successo”. Insomma, quei pochi che nutrivano ancora dubbi circa la ferma opposizione del gruppo “Portopalo 2019” dovranno ricredersi. Campisi, Nieli e Rocca sono determinati ad andare avanti. “La responsabilità di questo disastro – ribadiscono Nieli, Rocca e Campisi – è anche da addebitare a chi sta tenendo in piedi il sindaco, rendendo impossibile la mozione di sfiducia. Ci riferiamo a quei pochissimi esponenti che ancora appoggiano il sindaco all’interno del consiglio comunale”.

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