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Portopalo, il resort all’Isola di Capo Passero: Legambiente pronta a un nuovo ricorso

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Portopalo, il resort all’Isola di Capo Passero: Legambiente pronta a un nuovo ricorso
20 novembre
08:00 2020

Le dichiarazioni del presidente regionale Gianfranco Zanna.

Legambiente Sicilia non si arrende ed è pronta a continuare la battaglia contro il resort all’Isola di Capo Passero (Portopalo). Nei giorni scorsi, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia, Gianfranco Zanna (presidente regionale di Legambiente) ha commentato la recente decisione del Cga Palermo. “Prendiamo atto di questa decisione che non condividiamo ma ovviamente rispettiamo”. Zanna fa riferimento alla sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che nel mese scorso ha dato l’ok all’avanzamento dell’iter per la realizzazione del resort all’Isola di Capo Passero può andare avanti.

Un passaggio, sancito dal massimo organo della giustizia amministrativa regionale, che ha visto prevalere la società “Pietro Bruno di Belmonte per Le Tonnare di Capopassero Sas” che incassa la validità del parere favorevole condizionato, rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa tre anni addietro che sblocca il progetto di realizzazione del resort sull’isola antistante Portopalo. “Il Cga ha confermato la decisione del Tar di Catania, – ha affermato Zanna – tenendo in considerazione l’aspetto temporale, ritenendo il nostro ricorso presentato fuori dai termini previsti per i ricorsi gerarchici. A nostro avviso è una decisione sbagliata anche se non possiamo che prenderne atto e accettarla”.

I fautori del resort cantano vittoria. L’iter può andare avanti. Il progetto punta alla realizzazione di un complesso turistico-ricettivo da 18 suite, con un ristorante di lusso, oltre cento camere da letto, bar, ristoranti, piscine, centro benessere e solarium da realizzare dove ora si trovano i ruderi della vecchia tonnara di Capo Passero.

Legambiente Sicilia, tuttavia, non si arrende e annuncia nuove azioni a contrasto del progetto. “Stiamo studiando altri punti su cui innestare un nuovo ricorso. Attendiamo alcuni passaggi dell’iter – prosegue il presidente di Legambiente Sicilia – dove siamo già certi di avere la possibilità di ricorrere per la presenza di alcune irregolarità da un punto di vista amministrativo”. La battaglia tra Legambiente Sicilia e la società che dovrebbe realizzare il resort, partita nell’agosto di due anni fa, non è ancora finita. L’associazione ambientalista non si arrende ed è pronta ad aprire un nuovo versante di scontro che sfocerà quasi certamente nell’ennesimo scontro a colpi di carte bollate e ricorsi agli organi giudiziari amministrativi.

“Riteniamo cosa giusta contrastare un progetto che stravolge la natura dei luoghi. – ha concluso Gianfranco Zanna – Non va tralasciato un punto: stiamo parlando di un sito che fino ad alcuni anni fa era stato dichiarato riserva naturale e che rischia di trovarsi completamente stravolto da un progetto dal notevole impatto”.

 

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