di Sergio Taccone. Un record politico il sindaco Giuseppe Mirarchi lo ha già ottenuto: mai nessuna giunta comunale, da quando è stata introdotta l’elezione diretta del primo cittadino, ha dovuto fronteggiare una grave crisi politica dopo appena sei mesi circa di amministrazione. Al primo scoglio consistente (l’approvazione del bilancio) la maggioranza è andata a sbattere, rischiando di finire in frantumi.
Il sindaco è andato in ambasce, colpito duramente dagli strali che gli sono arrivati dai consiglieri di “Progetto Comune” e del “Nuovo Centro Destra”. L’opposizione ha fatto la sua parte, presentando degli emendamenti e cercando di trovare i numeri per farli passare. Nessuno della minoranza si era fatto illusioni: immaginare che il passaggio di bilancio avrebbe potuto sancire la fine della coalizione uscita vittoriosa dalle amministrative 2014, era una pia illusione, buona per incantare neofiti della politica.
Ma allora: quali conseguenze lascia il recente passaggio consiliare? Al di là delle frasi di circostanza (“Una seduta all’insegna della democrazia”) di qualche esponente di maggioranza, è più che evidente la forza preponderante e decisiva dell’ex assessore Gaetano Gennuso e del suo gruppo, in grado di decidere le sorti della coalizione che oggi guida il Comune. L’accordo raggiunto sulla riqualificazione della Pizzuta è la via d’uscita dopo che il sindaco e il suo gruppo di fedelissimi (guidato dal capogruppo Chiavaro) avevano capito che la barca stava per arenarsi.
Tanti i dubbi e le perplessità emerse. E’ arrivata un’altra conferma: tra Giorgio Chiaramida (esponente di punta del Nuovo Centro Destra locale) ed il sindaco i rapporti politici sono molto tesi, al di là di qualsivoglia dichiarazione ufficiale che lascia il tempo che trova. L’opposizione ha preannunciato l’invio della documentazione, inerente il bilancio, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. Il gruppo di minoranza ha dato prova di compattezza, di più non poteva sperare di ottenere, avendo perorato la causa delle società sportive con la richiesta di rimpinguamento del capitolo di bilancio dopo il drastico taglio deciso dalla Giunta Mirarchi.
Restano irrisolti numerosi dubbi, bilancio a parte, a cominciare dalla gestione idrica. Questa e altre vicende terranno banco nelle prossime settimane nel sempre animato circo della politica portopalese.
Sergio Taccone
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