Va a Elio Gervasi il riconoscimento “alla carriera” nell’ambito della XVIII edizione del Premio Nazionale “Portopalo Più a Sud di Tunisi”. La kermesse culturale, tra gli eventi più prestigiosi del Sudest Siciliano, si terrà dal 18 al 20 agosto 2023 a Portopalo di Capo Passero (Siracusa), Comune situato al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Quest’anno Gervasi – che compirà 82 anni ad ottobre – festeggia il sessantennale da quando cominciò il corso per diventare arbitro di calcio. Ha trascorso la sua vita respirando sport ad altissimi livelli: arbitro e guardialinee in serie A, massimo rappresentante della sezione arbitrale siracusana, direttore di gara internazionale di pallanuoto e presidente provinciale aretuseo del Coni. Un lunghissimo cursus honorum, portando il nome di Siracusa in contesti molto prestigiosi.
“Sono diventato arbitro – ha ricordato Elio Gervasi – nella stagione 1963/64, dopo aver concluso il servizio militare decisi di iscrivermi al corso”. Un infortunio muscolare lo convinse a fare altre scelte, diventando guardialinee. Un anno in B e quindi l’approdo in A. Nelle sue memorie di cuoio tanti ricordi di domeniche a girare l’Italia, seguendo le partite del massimo campionato. L’esordio in massima serie come guardialinee, datato 18 maggio 1975, allo stadio “Luigi Ferraris” di Genova in una partita ricca di gol ed emozioni tra Sampdoria e Fiorentina, vinta dai viola 4-3. “Ancor più mi è rimasta impressa la prima partita a San Siro, nel giugno ’77. Un incontro della fase finale di Coppa Italia dove il Milan di Nereo Rocco superò 5-0 il Bologna. In campo c’erano anche Rivera e Albertosi. La maestosità di quello stadio mi ha sempre dato tanta adrenalina”.
Quattro i giocatori che ricorda con maggiore affetto: Picchio De Sisti, Agostino Di Bartolomei, Bruno Conti e Franco Baresi. “Il capitano del Milan mi colpiva per la grande personalità che metteva in campo. L’ho rivisto a Siracusa e ci siamo salutati con sincera stima”, ha detto Gervasi. La partita che gli è rimasta maggiormente scolpita in mente è il derby Torino-Juventus del marzo ’83, con la strepitosa rimonta granata da 0-2 a 3-2 in una manciata di secondi. “Negli spogliatoi, a fine gara, – ricorda ancora Elio Gervasi – mi avvicinai a Dino Zoff per regalargli una guantiera di biscotti di mandorla che avevo portato da Siracusa, ricordandogli lo spot del caffè Torrisi: anche due anche tre. Zoff sorrise e ci stringemmo la mano”.
L’appuntamento con Elio Gervasi è a Portopalo per il fine settimana successivo al Ferragosto 2023. Il suo nome andrà ad impreziosire il già ricco albo d’oro del Premio Nazionale Più a Sud di Tunisi, appuntamento che da diciotto anni valorizza, da un punto di vista sociale e culturale, il territorio dell’estremità sudorientale della Sicilia.
Redazione Gazzetta del Mediterraneo
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