Botti politici di fine anno. Il vicepresidente del consiglio comunale, esponente della civica Progetto Comune, critica fortemente il primo cittadino.

Dopo la nomina del nuovo assessore, Marco Di Grande, il 2014 si chiude con un comunicato al vetriolo di Gianni Drovetti, vicepresidente del civico consesso ed uno degli esponenti della civica “Progetto Comune”, da un mese in rotta di collisione, insieme con il Nuovo Centro Destra, nei confronti del sindaco.

“Prendiamo atto – dichiara Drovetti – dell’ennesima decisione del sindaco di andare contro ogni ragionevole volontà di dialogo. Del resto, già dall’indomani  dei risultati elettorali, il primo cittadino ha stralciato ogni programma discusso insieme. Dunque, ci siamo purtroppo abituati alle sue continue parole stonate, politicamente parlando. Da parte nostra, i consiglieri di Progetto Comune sono sicuri di non aver tradito mai le aspettative dei cittadini”. L’analisi di Drovetti prosegue senza tentennamenti. “Abbiamo espresso sempre il nostro disappunto su determinate decisioni prese dal sindaco che si è visto autore di alcune scelte soprattutto rispetto agli equilibri economici dei cittadini”.

E sulla nomina del nuovo assessore, Drovetti aggiunge. “Facciamo i nostri più sentiti auguri di buon lavoro a Marco Di Grande, ricordandogli però che le somme stanziate al comparto pesca, che andrà a gestire, provengono da una un emendamento voluto dai consiglieri di Progetto Comune e del Nuovo Centro Destra. Va sottolineato che anche i consiglieri di minoranza, davanti a questo documento di variazione al bilancio di previsione, hanno espresso maggiore responsabilità con la loro approvazione, rispetto invece a chi, senza neanche riflettere, avrebbe voluto bocciare i fondi destinati al comparto pesca. Tuttavia siamo sempre disponibili al dialogo e al confronto costruttivo per trovare l’equilibrio necessario per il bene del nostro territorio”. Una posizione inequivocabile quella di Drovetti a conferma, ancora una volta, che in consiglio comunale sarà molto dura per il sindaco e per il suo gruppetto di quattro consiglieri rimastogli fedele “senza se e senza ma”.

Tu cosa ne pensi? Lascia commento