Il sindaco di Portopalo smentisce qualsiasi fibrillazione in senso alla giunta municipale: ‘Assieme finiremo la legislatura ed affronteremo le future comunali’.
Portopalo. Nessuna fibrillazione in seno alla giunta municipale. E’ questo in estrema sintesi quanto affermato dal primo cittadino portopalese Ferdinando Mirarchi che smentisce categoricamente alcuna crisi all’interno dell’organo di governo municipale. “Questa squadra di governo conta di arrivare fino alla fine di questa legislatura ed andare anche oltre” ha detto Mirarchi. Che poi ha aggiunto: “Assieme agli odierni assessori, ed in coalizione, affronteremo anche le prossime comunali del 2019, stiamo pianificando la futura compagine con la quale parteciperamo alle prosssime comunali. Abbiamo già contattato altri soggetti per rafforzare il gruppo, si tratta di persone stimate e rispettate in città”.
Le voci di una crisi nei rapporti tra assessori e sindaco si erano fatte insistenti qualche giorno fa quando gli assessori avevano disertato una riunione di giunta lasciando da solo il sindaco. “Solo una questione di impegni personali ed ulteriori concomitanze degli assessori ha fatto si che la riunione di giunta andasse deserta – ha spiegato Mirarchi – non c’è nessuna crisi. Tant’è che il rendiconto di gestione 2016 verrà approvato la prossima settimana. Tra l’altro la giunta sarà rafforzata a breve con la nomina del quarto assessore. Se avessi avuto qualsivoglia problema politico il quarto assessore lo avrei inserito sin da subito ma per quanto mi riguarda non c’è fretta alcuna”.
Il sindaco parla poi del rapporto politico con l’ex maggioranza di Progetto Comune: “Con loro c’è una rottura oramai diventata insanabile”. Tant’è che il primo cittadino ha spinto per riportare in consiglio comunale la decadenza consiliare di Mariano Luciano, vicino proprio al gruppo di Progetto Comune, e ormai da mesi lontano dall’aula consiliare perché trasferitosi all’estero. “Ho sollecitato tanto il segretario comunale quanto il presidente del consiglio a riportare in aula il punto sulla decandeza di Luciano – ha spiegato Mirarchi – tra l’altro nessuna giustifazione è stata presentato dal Luciano entro i 20 giorni previsti. Al di là del risultato della votazione sulla decandenza (che potrebbe essere di nuovo bocciata visti i numeri in aula N.d.r.) l’opinione pubblica deve sapere che qualcuno vuole prorogare questa situazione di assurdità, con un consigliere lontano dall’aula che non partecipa alle seduta consiliari ormai da tempo. Il ché – ha voluto precisare Mirarchi – non proclude assolutamente l’autonomia e la capacità decisionale del sottoscritto”.
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