La struttura di via Tasca rimane nel totale dimenticatoio. Iniziative inesistenti, tutto tace.
di SERGIO TACCONE. Resta nell’oblio il Cine-teatro “Gozzo” di Portopalo. La struttura culturale è chiusa da parecchi mesi: nessun progetto, iniziative zero. Tutto langue nel più cupo silenzio. Nei mesi scorsi, un’associazione culturale locale ha tentato di organizzare alcuni eventi (concerti musicali, reading letterari, incontri con gli alunni) non ricevendo alcuna risposta da chi oggi è seduto all’interno della stanza dei bottoni del Palazzo Municipale. Così, nel silenzio assoluto, giace il Cine Teatro comunale di via Lucio Tasca.
Dall’archivio delle cronache portopalesi ripeschiamo l’inaugurazione, avvenuta nel maggio del 2009, alla presenza del presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, che da sottosegretario ai Beni culturali era stato l’artefice dell’arrivo del contributo statale per il restauro della struttura. “Momento importante – disse l’allora sindaco portopalese Fernando Cammisuli – perché riconsegniamo il cine-teatro alla cittadinanza di Portopalo dopo anni di impegno per giungere al restauro e poterlo riaprire nel migliore dei modi”. Bono, nel sottolineare l’insistenza di Cammisuli nel chiedere i contributi necessari al restauro, ricordò che “già nel 2004 era stato erogato il primo contributo ministeriale”.
Non si può parlare del Cine-teatro Gozzo senza ricordare, inoltre, l’abnegazione costante dell’instancabile parroco Calogero Palacino che a metà degli anni Novanta si fece assegnare dal Comune la struttura in comodato d’uso gratuito, riportandola alla luce da una condizione di “rottame” in cui si trovava.
Nel novembre del 2012, dal palco del Gozzo è passato anche un gigante della musica mondiale: lo statunitense Peter Rowan, vincitore di un Grammy Award (oltre a sei nomination), uno dei massimi interpreti del bluegrass e della musica popolare americana, esibitosi dal vivo, sul palco del cine teatro portopalese, insieme con Luigi Grechi De Gregori e Ugo Mazzei.
Negli ultimi cinque anni si è registrato un lento e progressivo declino della struttura, con un uso oltremodo sporadico, circoscritto solo ad iniziative occasionali. A Portopalo, l’attenzione verso l’ambito culturale resta a livelli miserrimi anche nel presente e l’oblio del Gozzo è la cartina di tornasole. Altrove, anche in piccoli Comuni, strutture come il Gozzo sono state valorizzate. Prendiamo, ad esempio, il “Teatro Leonardo Sciascia” di Chiaramonte Gulfi, nato grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sebastiano Gurrieri, inaugurato nel dicembre dello scorso anno. Un teatro con 110 posti a sedere. Una gemma che nel corso degli anni ha registrato vari interventi di restauro per il superamento di tutte le prescrizioni di legge: adeguamento dell’impianto antincendio, servizi igienici, impianti elettrici e accessibilità, palco, sipario, poltrone e impianto luci.
E a Portopalo? Teatro chiuso, puzza di umido all’interno, aria fetida e sensazione di abbandono. Dal tutto scorre al … tutto tace. Invitiamo il sindaco Gaetano Montoneri, persona colta, attenta e sensibile ai temi culturali, a battere un colpo.
Sertac
(nella foto, i cantautori Massimo Schiavon e Ugo Mazzei durante la loro esibizione live al Cine Teatro Gozzo di Portopalo, nel corso dell’edizione 2012 del Premio Più a Sud di Tunisi)
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