10 marzo
10:26 2023
Vincenzo Grienti, presidente della Giuria del Premio più a sud di Tunisi, ricorda il parroco scomparso nel 2017.
Un prete che fece diventare centro la periferia. Vincenzo Grienti, giornalista e scrittore, vice caporedattore del Tg di TV2000, ricorda così don Calogero Palacino, parroco a Portopalo dall’inizio dagli anni 90 al 2010, scomparso nel dicembre 2017. Tra le tante cose fatte a Portopalo dal parroco originario di Raddusa, Grienti ricorda il Premio “Più a Sud di Tunisi”, splendida rassegna culturale con diciotto anni di cammino, capace di resistere persino alla pandemia. Grienti è presidente del Comitato dei Saggi della diciottesima edizione della kermesse culturale che si terrà a Portopalo di Capo Passero dal 18 al 20 agosto 2023.
“Don Palacino – sottolinea Grienti – ebbe l’intuizione di far diventare centro la periferia, se così vogliamo considerare il Sudest d’Italia. A Portopalo di Capo Passero, lembo della penisola, al centro del Mediterraneo, don Palacino accolse migranti, profughi e rifugiati. Era accanto ai marittimi e a quanti avevano bisogno, insieme ai ragazzi e ai giovani a cui apriva le porte dell’oratorio, forte della sua spiritualità tutta salesiana. Un sacerdote con l’odore delle pecore, per citare Papa Francesco, che passò il testimone a un gruppo di giovani giornalisti, oggi con un po’ di rughe e i capelli bianchi, che portano avanti la sua iniziativa in un ambito, il giornalismo, dove vale sempre la buona vecchia regola di Joseph Pulitzer: essere la vedetta sul ponte della nave per scrutare nella nebbia i bastimenti di passaggio. La ricerca delle fonti, la verifica delle stesse, il pensiero di rendere un servizio alla comunità per far capire, per accendere i riflettori laddove qualcuno ha fatto calare il buio. Senza mai dimenticare che i giornalisti erano e sono chiamati a essere voce di chi non ha voce”.
“Il Premio Più a Sud di Tunisi, – dichiara Vincenzo Grienti – così come voleva don Palacino, è il luogo dove le esperienze di chi ha consumato la suola delle scarpe, per dirla alla Egisto Corradi, intervengono non per fare scena, per recitare un ruolo o una parte, ma per rammentare alla comunità che certi tipi di cronisti, come ci ricordò don Palacino, possono pure inginocchiarsi, ma in chiesa, davanti a Dio”.
Redazione GdM
(Nella foto: Don Palacino e Vincenzo Grienti)
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