Anche in questo settore il sindaco Montoneri ha trovato una pesante eredità piovutagli dal quadriennio 2014-2018.
Nella seduta del Consiglio Comunale di Portopalo del 29 dicembre scorso, dove è stato approvato il rendiconto gestionale, si è fatto riferimento anche alla questione legata a debiti nel settore della riscossione tributi. Argomento già trattato da Gazzetta del Mediterraneo dopo opportuna e approfondita lettura delle carte. Nel settembre 2018, tra i debiti trovati dal sindaco Gaetano Montoneri non mancarono quelli inerenti il settore della riscossione tributi. Uno, ad esempio, di quasi 200 mila euro, somma che il Comune avrebbe dovuto corrispondere come quota da versare per contratto alla società che aveva svolto il servizio di riscossione tributi tra il 2014 e il 2016 (anni in cui era sindaco Giuseppe Mirarchi) per le somme incassate. Ovvero, la parte di aggio alla società di riscossione, come previsto dal contratto. L’impresa creditrice si mise in contatto con i funzionari e gli amministratori comunali chiedendo e ottenendo un incontro con i nuovi amministratori che si erano insediati nel frattempo nel giugno 2018.
I ruoli svolti negli anni passati riguardavano il recupero dell’imposta per gli immobili e per il servizio di raccolta rifiuti. Da aggiungere, che nel precedente quadriennio amministrativo (2014-2018) si era proceduto anche con alcuni affidamenti diretti del servizio alla medesima società di riscossione, per una somma inferiore ai 40 mila euro. Nel settembre 2018, il gruppo consiliare di maggioranza a sostegno del sindaco Gaetano Montoneri dichiarò: “Siamo in presenza di una montagna di fatture non pagate, buchi pazzeschi e inimmaginabili: dal mancato pagamento dell’energia elettrica al disastro sul versante del pagamento del conferimento dei rifiuti in discarica. Sono già accertate le fatture che non sono state pagate durante il precedente quadriennio amministrativo. Va citato anche il marasma nella riscossione dei tributi, con livelli di evasione molto alti. Non è facile mettere ordine nel caos ereditato”.
La riscossione dei tributi, pochi giorni dopo, presentò il conto al Comune: 297 mila euro per spettanze relative a servizi effettuati fino al 2017. Nel settembre 2018, all’incontro svoltosi a Palazzo comunale alla presenza di uno dei responsabili dell’impresa incaricata, del sindaco Gaetano Montoneri, il consigliere comunale Paolo Giuliano e due funzionari municipali, emerse che l’impresa incaricata avrebbe ricevuto soltanto 5 mila euro. “Apprendiamo di quest’altra posizione debitoria che ci arriva dalla gestione precedente”, puntualizzò il sindaco Montoneri. I servizi resi e non pagati fanno riferimento al periodo fino al 2016, oltre ad altri incarichi di minore importo fino al 2017. Il servizio di riscossione ha riguardato i tributi Tares, Tari e Imu. “Purtroppo, la serie di richieste di pagamento, per vicende legate al recente passato, non sembra arrestarsi. – affermò il consigliere Paolo Giuliano – La ditta che ha svolto il servizio in questi anni legittimamente chiede le spettanze previste dal contratto. Parliamo di quasi 300 mila euro, una cifra consistente che si aggiunge alle altre pendenze, legate ad altri settori, che abbiamo trovato dopo il nostro insediamento”. Uno dei punti singolari di questa vicenda riguardava anche la banca dati per effettuare i controlli.
Come puntualizzato nel 2018 dallo stesso consigliere Giuliano, l’impresa incaricata l’aveva consegnata al Comune. Uno dei due funzionari presenti alla riunione riferì, durante la suddetta riunione, che la banca dati degli utenti era andata perduta a causa di un guasto al computer dove era stata installata. La cosa singolare è che nessuno, per circa un anno e mezzo, si era preso la briga di chiederne una copia all’impresa incaricata del servizio. Parliamo del periodo amministrativo che precedette quello del sindaco Montoneri. Gli interrogativi sorti in quella circostanza, e che oggi rilanciamo, furono i seguenti: come sono stati fatti in passato i controlli ed i riscontri necessari senza banca dati? Da quella riunione del settembre 2018 emerse una situazione allarmante: un settore di fondamentale importanza come la riscossione dei tributi locali lasciato in stato di quasi totale abbandono tra il 2014 e il 2018. Va ricordata anche la corsa contro il tempo – partita nel periodo tra ottobre e dicembre 2018 – per evitare di fare andare in prescrizione il ruolo dell’anno 2013, in scadenza a fine 2018. “Mi chiedo – aggiunse il sindaco Montoneri ad inizio ottobre 2018 – perché in questi anni non si è mosso nulla sulle entrate, versante fondamentale per le casse municipali”.
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