Costituito comitato di operatori del settore turistico-ricettivo. “Impossibile riaprire così”
La “Fase 2” annunciata dal premier Conte non piace agli operatori commerciali e del settore turistico ricettivo di Portopalo. Annunciata la costituzione del “Consorzio spontaneo degli esercenti di Portopalo per l’emergenza Covid19”. Un segnale di massima condivisione tra gli operatori. “Siamo tutti uniti per far sentire la nostra voce fino a Roma. – afferma Gabriele Scala – Quanto emerso per la cosiddetta fase 2 è semplicemente assurdo. Ci sono condizioni che non ci permettono di poter lavorare. Prima ci hanno detto di chiudere senza sostegni adesso ci dicono di riaprire a condizioni assurde. E’ come mettere in carcere un uomo e lasciarlo senza passargli nemmeno pane e acqua. Ecco perché da Portopalo facciamo sentire la nostra voce: non vogliamo fallire”.
“Raccogliamo e condividiamo il grandissimo disagio delle attività commerciali, che si sentono lasciate sole dopo il Dpcm sulla cosiddetta fase 2. – affermano dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Montoneri – Ci siamo confrontati con il presidente della Consulta al Turismo, Mometti, abbiamo ascoltato altri operatori e sentito telefonicamente ristoratori, commercianti, titolari di bar e attività turistiche, sindacati e associazioni di categoria. Centinaia di telefonate. C’è grande preoccupazione, condividiamo il grido di allarme dell’economia locale”.
Alle 20 di questa sera i commercianti e gli operatori turistici hanno acceso le luci delle loro attività in modo simbolico, agganciandosi ad una iniziativa nazionale.
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