Una prodezza dalla distanza di Vincenzino Marina risolve la sfida esterna contro il Pro Ragusa.

di SERGIO TACCONE. Quello che dilapida in casa lo recupera in trasferta. E’ il tratto identificativo di questo primissimo scorcio di campionato del Portopalo. La squadra guidata da Balduino Ferlisi si è imposta ieri, nell’anticipo della terza giornata del girone G di prima categoria siciliana, sul campo del Pro Ragusa, al termine di una partita tutto cuore e sacrificio. Un incontro messosi subito in salita a causa dell’espulsione per doppia ammonizione di Santuccio (forse esagerato il secondo giallo) dopo meno di un quarto d’ora dal calcio d’avvio.

Ferlisi ha presentato i suoi con il consueto 4-4-2. Difesa con Dipasquale, Iacono, Cultrera e Vizzini a protezione del portiere La Marca. A centrocampo, Micieli, Mammana, Santuccio e Pannuzzo, in avanti Accarpio e Mallia. I piani sono saltati con il rosso a Santuccio. La squadra non si è disunita, svolgendo una buona fase in mezzo al campo che ha impedito ai padroni di casa di fare gioco. Accarpio, in giornata positiva, è andato vicino al gol nella prima frazione, mancando la porta d’un soffio. S’infortuna Vizzini alla fine della prima frazione, in campo Nastasi. Nella ripresa, i portopalesi tengono bene, sfiorando il vantaggio con un colpo di testa di Ciccio Mallia che esce di un nulla. Poco dopo il 22’, lancio illuminante di Dipasquale per Accarpio che non perdona il portiere ibleo, portando il Portopalo in vantaggio. Il finale è pieno di emozioni. A 5’ dal termine, Pro Ragusa in gol.

Il pari sembra ormai acquisito dalle due squadre quando, al sesto minuto di recupero, Vincenzo Marina s’inventa un tiro dalla lunga distanza che scavalca l’estremo difensore avversario, spegnendosi infondo alla rete ragusana. E’ grande l’esultanza dei giocatori portopalesi che in dieci uomini per quasi l’intero incontro hanno portato a casa l’intera posta in palio. C’è tempo per l’ultimo brivido: una punizione dal limite per il Pro Ragusa, senza esito. Domenica prossima, contro il Solarino, si crcherà di interrompere il lunghissimo digiuno di vittorie casalinghe (quasi un anno) e sfatare il tabù rappresentato dal terreno di gioco dello stadio “Brancati”. La batosta di sette giorni fa contro il Militello è ormai alle spalle.

Sertac

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