Chi ha vinto e chi ha perso in questa fase, in attesa della giunta cosiddetta tecnica.
Si è chiusa nei giorni scorsi a Portopalo una fase, quella della probabile mozione di sfiducia al sindaco, apertasi il mese scorso. Un periodo breve ma molto concitato in cui – dopo la presentazione del documento firmato da 8 consiglieri, per porre fine anticipatamente al mandato del sindaco Gaetano Montoneri – si registrano vincitori e vinti.
Tra chi esce vincente in questa fase ci sono sicuramente i consiglieri del gruppo Prospettiva e Gaetano Gennuso che – da abilissimo stratega politico, non a caso è l’unico ad aver vinto tutte le elezioni amministrative dal 1999 in poi – arrivano a quell’azzeramento che rilancia l’intero gruppo politico. Gennuso ha centrato un’operazione portata avanti utilizzando politicamente l’opposizione e in modo particolare Giuseppe Mirarchi. L’ex sindaco, di contro, è il vero sconfitto di questa fase. Sembrava ad un passo dallo sfiduciare l’avversario Montoneri, già pregustava la fine anticipata del mandato per cominciare a programmare la campagna elettorale per il voto nel 2021. Aveva incassato, nella richiesta di mozione, persino la firma di un consigliere comunale politicamente molto lontano da lui (Paolo Giuliano) ma, l’ex sindaco, non aveva previsto il cilindro nascosto nel cappello di Gennuso che lo ricolloca in un angolo, in attesa che si ripresentino le condizioni (magari dopo la fine dell’emergenza Covid19) per riproporre la mozione. Ma non sarà facile.
Vincente esce il sindaco Montoneri che trova nella spinta popolare un ottimo volano per arrivare a sbrogliare una matassa ingarbugliata. La sua scelta, che accontenta alcuni e scontenta altri, di certo lo ha salvato dalla sfiducia. L’obiettivo del primo cittadino ora dovrebbe essere ripristinare, nella sua interezza, la coalizione uscita vincitrice nel 2018. Compito non facile ma nemmeno impossibile. Intanto, si attende la giunta tecnica per capire se il nuovo assetto assessoriale avrà il respiro lungo o il fiato corto.
Vincenti, eccome, sono i promotori della petizione popolare, capaci di raccogliere oltre 800 firme di cittadini che hanno detto un deciso “NO” all’ipotesi di lasciare il territorio senza una guida in piena seconda ondata Covid, evidenziando quello che Montoneri ha dimostrato – con tutta la sua squadra – dall’inizio dell’emergenza sanitaria, condotta nel migliore dei modi, facendo di Portopalo un’avanguardia in ambito regionale. La spinta dal basso dei cittadini è stata la vera forza capace di bloccare la mozione di sfiducia. Chapeau a loro e ad Alessandra Fabretti, artefice principale della petizione !
Il movimento Cambiavento se da un lato esce vincente per aver sostenuto la raccolta di firme, dall’altro si è ritrovato sconfessato dalle scelte di Montoneri. Ben diverso il discorso riguardante gli ormai ex assessori Rocca e Lentinello che escono dall’esecutivo ma restano in carica come consiglieri comunali, potendo incidere dall’interno dell’istituzione municipale. Della loro defenestrazione, probabilmente, ne trae giovamento qualcuno che sta all’interno delle stanze del palazzo di via Tasca. Ma questa è un’altra storia.
(Analisi a cura di Sergio Taccone)
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