Noto – Il circolo locale del Partito Democratico interviene sulla questione del servizio idrico dopo il recente passaggio di gestione. Il segretario cittadino, Sebastiano Ferlisi, si rivolge ai politici regionali ponendo importanti quesiti: <<L’epilogo della vicenda Sai 8 – dice Ferlisi – è inaccettabile e deve richiamare ognuno alle proprie responsabilità. La questione è politica e solo la politica può affrontarla e risolverla. Il presidente Crocetta innanzitutto deve chiarire perché, nonostante il referendum sull’acqua pubblica, nonostante i suoi proclami durante la campagna elettorale continua di fatto a mantenere la gestione privatistica nulla facendo per accelerare l’approvazione della nuova legge che restituisce ai cittadini la gestione dell’acqua. E’ passato oltre un anno dall’approvazione della Legge 3 del 2013 con la quale in modo assurdo si è sancito la disparità di trattamento tra cittadini residenti nei comuni che avevano consegnato gli impianti e quelli che si erano rifiutati di farlo. Perché il disegno di legge recentemente approvato dalla commissione territorio e ambiente non viene portato all’o.d.g. dell’ARS?>>. La vicenda aveva preso un’altra piega, vista la convergenza di intenti tra l’ex commissario Buceti e l’ex assessore regionale Marino e Ferlisi si chiede cosa pensi il nuovo assessore regionale Calleri: <<La rimozione dell’assessore Marino, con le consequenziali dimissioni del commissario Buceti, è avvenuta – dice Ferlisi – nel momento meno opportuno proprio quando si stava chiaramente andando verso la gestione pubblica e non è un mistero che Marino e Buceti erano contrari alla soluzione privatistica. E cosa dice il presidente Crocetta del nuovo affidamento? E’ evidente che azioni di forza dei sindaci, in modo singolo o associato, possono trovare la loro ragione d’essere nella copertura politica del governo regionale che dopo la rimozione di Marino sembra essere venuta meno. Che pensa al riguardo il neo assessore Calleri? >>. Ritornando alla realtà locale Ferlisi afferma: <<Ai cittadini di Noto interessa ben poco chi sia il gestore. Interessa al contrario avere una gestione pubblica che garantisca un servizio efficiente, efficace ed economico. La scelta di riaffidare il servizio a Caltacque fa tornare indietro l’orologio nel tempo prospettando ancora bollette esose insostenibili per centinaia di famiglie. Il circolo del PD non ci sta e chiede che ognuno, a cominciare dal gruppo parlamentare all’ ARS, di assumere una chiara presa di posizione e invita i Sindaci a concordare una serie di azioni comuni a tutela dei cittadini>>.
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