Sversamenti in mare di fanghi fognari in contrada Lettiera e tombini “esplosi” con tanto di acque nere esondate ovunque? Il comune non c’entra niente! La colpa è solo del fornitore dell’energia elettrica. Lo sostiene il sindaco.
Insomma il semi-disastro ambientale di qualche giorno fa, quando i fanghi non depurati della fognatura si riversarono in mare fino a raggiungere porto Fossa, ha un nome e cognome: Enel, almeno questo è quello che sostiene il sindaco Roberto Bruno che dunque esonera da qualsiasi responsabilità l’ente da lui diretto e la ditta che gestisce il depuratore.
“Nel corso della giornata del 20 luglio 2014, intorno alle 10:00 a.m., – scrive il sindaco Bruno (nella foto a sinistra) – l’impresa erogatrice dell’energia elettrica, Enel Distribuzione SPA, eseguiva dei lavori che comportavano l’improvvisa interruzione del servizio all’interno dell’impianto di depurazione sito in c.da Lettiera. La mancata erogazione dell’energia elettrica, non comunicata tempestivamente nelle forme ed entro i termini opportuni, determinava la provvisoria disfunzione del compressore deputato al trattamento delle acque, che entrava così in corto circuito”.
Per il primo cittadino dunque: “Questa è l’unica ragione di alcuni anomali sversamenti all’altezza dello scarico dell’impianto, avvistati in mare dai passanti. A tale guasto, da intendersi come interamente addebitabile all’imprudente condotta della società Enel Distribuzione SPA, è stato possibile prontamente ovviare solo grazie al fulmineo intervento della ditta affidataria della gestione e manutenzione dell’impianto di depurazione e dei nostri tecnici comunali assegnati al servizio, che hanno proceduto alla normalizzazione a stretto giro”.
L’amministrazione ha poi detto Roberto Bruno, condanna senza mezzi termini l’episodio e dice ancora: “purtroppo non è stato l’unico”. Dalle parole del sindaco si evince infatti che: “Appena una settimana fa – scrive ancora Bruno – l’Enel eseguiva un altro intervento in pieno centro del borgo marinaro di Marzamemi, anche in questo caso senza darne preventiva comunicazione e senza specificare la natura dei lavori. Questa volta ne faceva le spese una pompa di sollevamento allocata nel sistema fognario che, guastandosi, ha determinato l’inevitabile fuoriuscita di liquami, esigendone l’immediata sostituzione. È intenzione di questa amministrazione, pertanto, rivalersi nei confronti dell’Enel Distribuzione SPA per tutti i danni arrecati alla nostra comunità da tali inaccettabili condotte”.
In una società veramente libera, democratica e liberale, il cittadino e lo Stato sono sullo stesso piano. Non v’è differenza di fronte alla Legge. Dunque come paga qualsiasi cittadino i disastri ambientali che causa, anche Enti e Imprese devono pagare il danno che arrecano alla collettività. Se è così il Sindaco di pachino ha l’obbligo di denunciare all’Autorità Giudiziaria i responsabili del disastro ambientale di Marzamemi. Aspettiamo fiduciosi le azioni giudiziarie, oltre che quelle amministrative perché il tutto non si ripeta più.
Dott. Nello Lupo