In arrivo una valanga di richieste di risarcimento e la possibilità di innumerevoli contenziosi. Le strade dissestate a causa dei lavori della metanizzazione stanno mettendo a dura prova ‘braccetti’ e ‘sospensioni’ della automobili dei pachinesi e non solo. Tra l’altro a causa del maltempo delle ultime 48 ore la situazione si è maggiormente aggravata. Buche e ‘pozze’ in alcuni casi, stanno distruggendo le macchine.

“Stiamo scassando le sospensioni e distruggendo le nostre automobili,  siamo pronti a chiedere i danni”. Si tratta di un gruppo di cittadini che starebbe organizzandosi per una sorta di class action collettiva. Insomma c’è un rischio contenzioso per il comune anche se in effetti l’ente di via XXV Luglio non sarebbe il reale responsabile. E qui entra in gioco la giurisprudenza ed il contratto di appalto.  A quanto pare infatti le ‘colpe’ di braccetti e sospensioni ‘stressate’ andrebbe a carico della società Italgas di Torino titolare dei lavori di posa del metanodotto ed azienda leader nel settore della distribuzione cittadina del gas naturale.  Tra le altre cose proprio l’Italgas sembra abbia stipulato una apposita convenzione assicurativa con la quale far fronte a questo tipo di inconvenienti e  richieste di risarcimento.

Dal comune pare che gli uffici appositi stiano per organizzarsi per ‘girare’ all’Italgas le richieste di risarcimento che potrebbero arrivare  a valanga al protocollo dell’ente municipale. Una situazione che va rivista insomma con maggiore attenzione per i cittadini anche perché i lavori andranno avanti fino al 2015, per l’anno prossimo infatti è prevista la conclusione.

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