Si incatenano davanti alla porta d’ingresso del comune di via XXV Luglio per protesta contro l’amministrazione comunale diretta dal sindaco Roberto Bruno. Si tratta dei due responsabili di una ditta che dicono di sentirsi bistrattati.
Si sono incatenati oggi pomeriggio davanti alla porta d’ingresso di palazzo di città. Salvatore Quartarone e Giovanni Abbate hanno voluto protestare così nei confronti dell’amministrazione comunale che a loro dire sarebbe intenzionata ad affidare la gestione delle condotte idriche e della rete fognaria ad una sola ditta escludendo le altre.
L’amministrazione infatti dopo essere ritornata in possesso da qualche settimana delle condotte deve trovare una soluzione nella gestione degli impianti e delle condotte stesse per ciò che riguarda quantomeno i possibili guasti alla rete. L’intenzione sarebbe quella di affidare i lavori ad una società privata.
“Abbiamo lavorato con la Sai 8 e aspettiamo ancora di essere pagati – ha detto Giovanni Abbate -purtroppo è subentrato il fallimento della società e non sappiamo se ora ci daranno quanto ci spetta. Fatto sta che oggi rischiamo di rimanere fuori dall’una e dall’altra parte visto che le intenzioni del comune sono quelle di affidare i due servizi, idrico e fognario, ad una unica ditta quando invece i due servizi potevano essere scorporati ed assegnate alla ditte che hanno lavorato con Sai 8”.
Questo in sostanza è quello che hanno raccontato. Sul posto sono arrivati i carabinieri e la polizia che stanno tentando di mediare sulla delicata questione assieme al sindaco ed alcuni assessori. Intanto già da qualche giorno, sopratutto nelle zone periferiche della città, gli utenti hanno ravvisato una diminuzione della potenza di erogazione dell’acqua che già poco prima delle 11 è stata staccata.
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