Nelle giornate del 28 e 29 luglio personale qualificato della Polizia del commissariato di Pachino diretto dal Comm. Capo Paolo Arena, con la fattiva collaborazione di esperti dell’ASP 8, Servizio Igiene e Alimenti di origine animale del Distretto di Avola/Noto, nonché di personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Portopalo di Capo Passero, della Brigata di Finanza di Pachino nonché dell’Ufficio Igiene PTE di Pachino, ha attuato mirati controlli negli stabilimenti balneari delle località costiere al fine di verificare il rispetto delle normative in materia di concessione demaniale, requisiti igienico sanitari, rintracciabilità alimenti, accessibilità, sicurezza statica, incolumità del pubblico e tutela dell’ambiente.
Sono stati monitorati 4 stabilimenti tra Marzamemi e Portopalo. In un primo stabilimento la titolare, all’atto dell’ispezione dichiarava di non essere in grado di esibire la SCIA sanitaria per l’attività di ristorazione e la relativa planimetria dei locali, né di individuare con certezza e documentare in modo inequivocabile chi avesse fornito loro alcuni alimenti detenuti all’interno dei frigoriferi (salsiccia, petto di pollo, fettine di carne). La titolare non era altresì in grado di esibire la SCIA per l’attività di lido balneare e la relativa planimetria dei locali né il contratto di fornitura dell’acqua potabile. Veniva intimata l’esibizione di tutta la documentazione richiesta entro e non oltre il termine di giorni 5 . La titolare veniva sanzionata (importo pari ad euro 1032) per la mancanza della dotazione di sicurezza per il soccorso in mare: in particolare la mancanza di salvagenti, di cima mt 200, valigetta di primo soccorso.
In un secondo stabilimento a Portopalo all’atto del controllo, la titolare dichiarava di non essere in grado di esibire la planimetria dei locali. Si procedeva ad intimare l’esibizione entro 5 gg. Per il resto lo stabilimento era in linea con le normative vigenti.
In un altro stabilimento portopalese invece il titolare all’atto dell’ispezione, non era in grado di esibire la Scia sanitaria per l’attività di ristorazione annessa al lido balneare e la planimetria dei locali. Inoltre, lo stesso non riusciva a dimostrare la rintracciabilità degli alimenti e di individuare con certezza ed in modo inequivocabile chi avesse fornito gli alimenti detenuti in frigo (salame, bresaola, prosciutto cotto, pomodori, verdure). Anche in questo caso è stata intimata l’esibizione di quanto richiesto entro i 5 gg successivi.
Un quarto stabilimento di Isola delle Correnti invece è risultato perfettamente in regola con tutta la documentazione, insomma all’atto dell’ispezione, i locali, le attrezzature e gli alimenti detenuti risultavano essere conformi alla normativa vigente.
Salve, premesso che non so chi è il titolare dello stabilimento in perfetta regola, io per premiarlo scriverei il nome del locale e del titolare, come forma di pubblicità per aver adempiuto a tutte le regole, purtroppo molto articolate, in maniera esemplare. Questa procedura la utilizzerei ogni anno regolarmente come incentivo alla legalità.