Gazzetta del Mediterraneo

Pachino. Malta chiama… Pachino non risponde, lo scambio interculturale delle polemiche

Pachino. Malta chiama…  Pachino non risponde, lo scambio interculturale delle polemiche
08 settembre
22:37 2014

Un progetto finanziato dalla  comunità europea finito al centro delle polemiche. Ecco di cosa si tratta.

(Nella foto in alto una panoramica di Xeuchia con in vista la “Rotonda” la maestosa chiesa dedicata a San Giovanni Battista)

Il “progetto” della discordia. Essere o avere, prendere o lasciare… portarlo avanti oppure no. A destare polemiche nelle ultime settimane è stato il progetto, interamente finanziato dalla Comunità Europea di scambio interculturale tra Pachino e la cittadina maltese di Xeuchia che per chi non lo sapesse è proprio il paese dell’Isola dei Cavalieri dal quale partirono le prime genti che fondarono Pachino. Lo scambio culturale è stato avviato  dalla passata amministrazione comunale e voluto in primis dall’ex sindaco Paolo Bonaiuto e  dall’ex assessore Patrizia Tossani. Tutto le spese sono a carico della comunità europea che ha finanziato in toto il progetto stesso.  Ma a quanto pare ad oggi l’attuale governo cittadino non avrebbe intenzione di continuare lo scambio culturale con la cittadina maltese. A ‘garanzia’ della bontà del progetto c’è anche  il commissario Unesco Ray Bondin, maltese di nascita e fautore dell’ingresso dei siti del Val di Noto nella World Heritage List cioè nella lista dei luoghi riconosciuti come patrimonio dell’umanità.

“Malta chiama..Pachino non risponde”. Ad intervenire sull’argomento è stato anche il il direttivo del movimento civico  “Cambiamenti” rappresentato in consiglio comunale da Franco Ristuccia e Giuseppe Tuminello. “Il nostro sindaco Roberto Bruno – scrive il direttivo di Cambiamenti – nei giorni scorsi attraverso una paradossale quanto surreale discussione su Facebook  non ha trovato di meglio da fare che litigare con il Commissario Unesco Ray Bondin.   L’oggetto del contendere – continua il comunicato – riguarda il coinvolgimento della nostra città nell’iniziativa di scambio culturale  con  Xeuchia,  scambio  proposto dalla stessa città maltese grazie a fondi comunitari stanziati e già, almeno in parte, spesi”.

Ma il progetto di scambio interculturale, non si sa bene per quali motivi, con il passaggio dalla vecchia alla nuova amministrazione comunale, rischia di naufragare questo almeno è quello che sostiene Cambiamenti: “Peccato però che il comune di Pachino, a quanto risulta, non vuole dar seguito all’iniziativa, o, peggio, non ne è in grado. Ciò determinerebbe un grave danno d’immagine – continua il comunicato – nei confronti di Malta che invece sta offrendo un’opportunità unica proprio a Pachino, con il partner maltese che rischia di dover restituire i soldi spesi a causa dell’apatia pachinese”.

E proprio in quest’ultimo punto sta il problema. Le regole europee infatti sono precise. I progetti vengono messi a bando e poi finanziati. Ma le città, i comuni o  le organizzazioni che usufruiscono dei soldi dell’Ue devono portare a termine i progetti altrimenti saranno chiamati a restituire i soldi utilizzati solo in parte.   Tornando a noi, nel caso in cui la cittadina maltese Xeuchia, a causa delle inadempienze pachinesi, fosse costretta ad interrompere il progetto e  restituire  i soldi  alla Comunità Europea, Pachino, sul quale ricadrebbe la colpa della mancata realizzazione dello scambio culturale, potrebbe essere pesantemente penalizzata attraverso  l’esclusione  dall’accesso ai fondi Ue, Unesco e delle altre organizzazioni della Comunità Europea. Il ché pregiudicherebbe la possibilità di partecipare ai bandi comunitari  in futuro.

Tra le altre cose, dato che il progetto va avanti da oltre un anno, in parte i fondi sono stati già erogati dall’UE  e  spesi dalla cittadina maltese in convegni,incontri, promozioni ecc. Ciò significa che nel malaugurato caso di interruzione del progetto la cittadina maltese  dovrebbe attingere dalle proprie casse comunali per restituire i soldi all’UE.  E’ inutile spiegare che sarebbe un grave danno per la città maltese che,  in questo caso,potrebbe anche  attivare un arbitrato internazionale e chiedere conto dei danni a Pachino.     

Ma cosa dovrebbe fare Pachino per evitare di perdere il progetto? Individuare 30 persone, con cognomi di origine maltese preferibilmente, da inviare a Xeuchia nell’ambito dello scambio interculturale.  Costi di viaggio e permanenza già previsti nel progetto e dunque pagati dalla Comunità Europea. Insomma le casse del comune di Pachino non sarebbero chiamate a cacciare un solo euro.  “Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio – fanno sapere da Cambiamenti – il nostro capogruppo consiliare Franco Ristuccia ha presentato al Sindaco una interrogazione urgente visto la scadenza del termine imminente che  è stato prorogata passando dal 30 agosto al di 30 novembre”. Ci sarebbe ancora tempo fino a novembre, così almeno spiegano da  Cambiamenti

“Sarà in grado la nostra Amministrazione Comunale – conclude il direttivo della civica – a non perdere un’occasione più unica che rara tra l’altro, proprio con il paese che ha donato i suoi abitanti a Pachino, e che, ci dicono gli storici, ha permesso alla nostra città  di non scomparire come è successo ad altri paesi nel corso della storia?”.

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