Pippo Gianninoto chiede tempi celeri e massima attenzione per il tema sanitario e produttivo.

“Pachino, Marzamemi e Portopalo non possono essere isolate. C’è un comprensorio molto importante che non può rimanere tagliato fuori. Occorre trovare subito soluzioni alternative, avendo riguardo prima per il tema sanitario e quindi per quello legato ai settori produttivi”.

Pippo Gianninoto, segretario di Cna Siracusa, è categorico sulla chiusura della Noto-Pachino. “Non si può traccheggiare sulle questioni sanitarie, bisogna fare in modo che i mezzi di soccorso possano transitare dalla Sp 19. E’ impensabile spostare tutto sulla disastrata Rosolini-Pachino, con aggravio di distanza e di tempo di percorrenza. Su questo tema non sono ammesse attese nemmeno di un giorno”. Gianninoto interviene anche sulle dinamiche produttive.

“C’è un comprensorio dove vanno salvaguardate le esigenze delle imprese agricole, artigiane, del turismo, della balneazione e del commercio. Si faccia come è stato fatto per il ponte Morandi, – aggiunge Gianninoto – non si possono prendere decisioni con il pressapochismo palesato anche in questa circostanza. Le imprese vanno salvaguardate, ci sono mezzi in entrata e in uscita collegati al settore dell’agricoltura e della pesca, non possiamo dire alla gente arrangiatevi fino all’inizio di maggio. Certe approssimazioni non hanno più ragione d’essere. L’assessore regionale dovrà trovare una soluzione. Noi vigileremo con estrema attenzione”.

Gianluca Sortino, responsabile di Cna Portopalo, definisce la situazione molto delicata. “La Sp che porta a Rosolini – ha dichiarato Sortino – è disastrata per non parlare del tratto dell’autostrada Noto-Rosolini che si presenta in pessime condizioni. Provincia di Siracusa da terzo mondo”.

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