Niente manifestazioni di partito all’interno del Di Rudinì. L’appello è del’ex sindaco ed assessore Pippo Bufardeci: “a nessuno dovrebbe essere concesso per attività di galoppinaggio”
“Continua ad essere calpestata la funzione storico – culturale che dovrebbe svolgere il maestoso palmento Di Rudini’ a Pachino. Questo esempio di archeologia industriale e di memoria storico- contadina, deve essere preservato da usi impropri che lo fanno scadere rispetto alla sua funzione di importante contenitore culturale”. A parlare è l‘ex sindaco ed assessore Pippo Bufardeci (nella foto) che critica l’operato del neo primo cittadino Roberto Bruno. “Come ho fermamente protestato contro il sindaco Bonaiuto quando voleva utilizzarlo ( il palmento Di Rudinì n.d.r.) per sala matrimoni, allo stesso modo protesto con l’attuale sindaco che lo utilizza per convegni politico – elettorali per il suo partito e per il suo candidato alle prossime parziali elezioni regionali”.
Al di là delle ideologie politiche o dei candidati appoggiati in campagna elettorale Pippo Bufardeci è chiaro. “Si tratta di un bene collettivo che ha un valore culturale e non deve essere concesso a nessuno per attività di ‘galoppinaggio’ elettorale o per fini che nulla hanno a che fare con l’intrinseca importanza del bene stesso.
Il Di Rudinì deve essere utilizzato solo per attività culturali e di valorizzazione del nostro territorio, delle sue tradizioni, della sua cultura. Quindi fuori tutta la propaganda politica dal palmento indipendentemente dal partito o dal candidato.”.
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