Il quarantenne pachinese Angioletto Calvo, assistito dai suoi difensori avvocati Giuseppe Sena e Luigi Caruso Verso, è comparso davanti al Tribunale Collegiale di Siracusa ( Pres. Scarlata, a latere Perna e Tripi ) per rispondere del delitto di estorsione a danno dei titolari di un’azienda agricola della zona sud, cui era stato sottratto un trattore, poi restituito a fronte del pagamento di tremilacinquecento euro.

Il Calvo era stato arrestato, insieme con altri due soggetti, in quanto ritenuto uno dei responsabili ( anzi, uno degli organizzatori ) dell’estorsione.

Angioletto  Calvo fece richiesta di essere giudicato con il rito abbreviato, condizionandolo all’ascolto in aula di un’intercettazione nella quale  si sentiva per pochi secondi la voce dell’imputato. Nell’udienza del 14 maggio 2013,  la richiesta era stata rigettata, ritenendo l’ascolto della conversazione incompatibile con le esigenze di speditezza del rito.

Davanti al Tribunale gli avvocati Sena e Caruso Verso hanno riproposto la richiesta di rito abbreviato condizionato ed il Collegio,  ha ammesso la richiesta dell’imputato, ordinando l’ascolto in aula dell’intercettazione e disponendone la trascrizione.

Nella discussione sia l’avvocato Luigi Caruso Verso che l’avvocato Giuseppe Sena hanno messo in rilievo le incongruenze della ricostruzione fatta dall’Accusa (che aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione ) e sottolineato come l’unico elemento a carico dell’imputato ( il sicuro riconoscimento della voce)  si fosse completamente dissolto davanti all’ascolto della conversazione intercettata.

Alla fine il Tribunale ha ritenuto fondate le tesi dei difensori assolvendo il Calvo ( che pure ha sofferto ben otto mesi di custodia cautelare, tra carcere ed arresti domiciliari ) per non aver commesso il fatto contestatogli.

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