Noto – Ha rimesso l’incarico uno dei due coordinatori cittadini di Forza Italia, Vincenzo Salemi. Una riflessione sul lavoro svolto e su una sorta di scollamento tra i vertici e la base del partito hanno portato Salemi a rimettere l’indicazione del suo mandato. << La nuova FI nasce con l’intento di ricostruire il centro destra – ha detto Salemi -, nel farlo, immagina un grande lavoro della classe dirigente ed inizia fin da subito una campagna tesseramento, con il chiaro intento di arrivare nell’imminenza ai congressi. Tutto questo però, a dispetto delle favole, sembra più un brutto sogno, a cui è seguito il mio risveglio. In quanto i quadri dirigenti, quasi nella loro totalità sono stati rinominati, senza un chiaro cambiamento (avrei sperato almeno di iniziativa), il tesseramento subisce con cadenza mensile una proroga alla sua scadenza originale, senza peraltro darci le motivazioni di questa scelta;colui il quale è responsabile provinciale, ad oggi non ha mai convocato un incontro ne sul piano provinciale, ne su quello locale (almeno non a Noto)>>.
Salemi ha anche parlato delle persone, ringraziando Vincenzo Leone, coordinatore insieme ed altre personalità del partito: <<In tutte queste considerazioni, io ho comunque – dice Salemi – pur a modo mio, cercato di riprendere un percorso organizzativo (partendo dall’anno zero), di cui sento di ringraziare Vincenzo Leone, che con me è stato indicato come responsabile in questa fase di gestione del partito a Noto, ed insieme abbiamo cercato di rimettere in moto FI, sensibilizzando la città su temi di interesse, immaginando prossime iniziative e riprendendo il dialogo con simpatizzanti i quali sono stati invitati a tesserarsi. In definitiva, prendo atto del silenzio del massimo organo provinciale e della deputazione ( da cui mi sento di escludere a ragion veduta: il consigliere prov Salvo Andolina, che un importante contributo ha dato; il sen. Burgaretta, che non ha fatto mancare mai una parola di sostegno o una sua disponibilità; l’on Bandiera che pur non ho avuto modo di incontrare, ma che ho verificato essere persona attiva sul territorio e disponibile) non inclini a presenziare il territorio e chiedo agli stessi di comprendere le motivazioni per cui dovrei continuare a brancolare nel buio, senza consapevolezza di un domani, di cui nulla esclude possa riservarci eclatanti sorprese>>.
Salemi conclude auspicando un miglioramento e che si cambi rotta: <<Naturalmente il senso della presente, non è quello di immaginare un gioco di cariche e carichette (come invece sembra stia avvenendo in altri partiti del centro destra), quasi fosse un gioco di società, fortunatamente, non brevettato, ma di decider insieme l’indirizzo politico del partito, condizione essenziale di una classe dirigente consapevole e responsabile, incline a far valere la meritocrazia e non giusto organizzarsi in virtù di scadenze elettorali. Attendo fiducioso una risposta e rimetto l’indicazione del mio mandato, cosciente che il massimo organo provinciale possa trovare una miglior figura per questo ruolo, almeno fino a che non vengano indetti e consumati i congressi locali, che poi sono la naturale conseguenza di ciò che la politica ha come principio cardine: consenso e meritocrazia, non dimenticando che il primo è la conseguenza del secondo, elementi che forse abbiamo perso di vista>>
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