Noto – Non ha gradito l’esclusione dai fondi per l’edilizia scolastica il consigliere di Noto Nostra, Salvatore Veneziano. Lui, di professione insegnante, ha chiesto la convocazione della terza commissione in consiglio comunale per fare luce sulla vicenda.
<<Ho chiesto ed ottenuto – ha detto Veneziano – l’immediata convocazione della III commissione consiliare per la vicenda dei mancati finanziamenti per l’edilizia scolastica. Da anni come commissione permanente lavori pubblici poniamo l’accento sullo stato di degrado di alcune strutture scolastiche della città. Le maggiori criticità, più volte verificate con sopralluoghi ed incontri con i dirigenti scolastici, sono state segnalate nei plessi don Bosco e Maiore. Come opposizione, ma sopratutto come ” utenti” della città, abbiamo chiesto che si investisse concretamente sulla cultura e sul futuro dei nostri giovani. L’amministrazione Bonfanti, purtroppo, fa ben altro: spende decine di migliaia di euro per eventi pseudo-culturali e convegni per pochi intimi. L’integrità delle strutture scolastiche si traduce in sicurezza e comfort per i piccoli fruitori; investire sulle scuole è il presupposto per qualsiasi forma di cultura>>.
Critiche all’amministrazione comunale dunque da parte del consigliere di opposizione che consiglia la strada del Tar qualora ci siano i presupposti per perseguirla. <<La città abbisognava della messa in sicurezza ed esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria – ha detto Veneziano – nei plessi scolastici Don Bosco (chiesti 504 mila euro) e Maiore (chiesti 433 mila euro), ma i progetti esecutivi a dire della Regione, mancavano del piano di manutenzione, di sicurezza, del cronoprogramma e l’elenco prezzi non corrispondeva al computo metrico; per tali ragioni sono stati bocciati. Unica strada per rimediare a questa situazione sembra il ricorso al TAR, se si vuole dimostrare che la documentazione presentata era sufficiente e completa. Comunque questa vicenda evidenzia la superficialità dell’amministrazione su temi strategici, nonché la carenza di un parco progetti che ci consenta di essere pronti alla pubblicazione dei bandi; viceversa al centro della propria azione si pongono inutili passerelle che nulla hanno a che vedere con la crescita turistica della città>>.
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