Noto – Per Uniti per la città inizia una nuova stagione, quella che porterà alle prossime amministrative. A dirlo è il portavoce del movimento Daniele Manfredi: <<Siamo fortemente consapevoli che le parole contano poco e che ripetersi non è facile ma l’esperienza fatta ha reso ancor più forte il gruppo che ha fondato nel 2011 Uniti per la Città. La “Nuova Politica vista in questi anni si è contraddistinta “per migrazioni ad hoc” e per “il vandalismo politico”, con partiti e consiglieri che hanno tutelato interessi facendoli apparire “bene comune”. Ma non sono altro che “interessi di parte”. Oggi non è che si abbia una chiara visione fra chi pascola nell’attuale maggioranza e chi no, ma è ben chiaro il profilo di chi ha tratto beneficio dai compromessi. La città risente la crisi economica che non si può celare dietro numeri presenze e statistiche, a parte alcuni imprenditori del settore turistico che hanno beneficiato delle fiere del turismo utilizzando fondi pubblici e gruppi “culturali” stipendiati mensilmente per il resto solo tristezza. Il lavoro non può non essere che l’obiettivo primario, non è un brand che si chiami Progetto Noto, oppure Noto 2020, così come dovrebbe riflettere chi coinvolge la terza generazione senza chiedersi se questa sopravviva sulle spalle della prima o della seconda. Lasciamo da parte atteggiamenti nostalgici e revival occorre un Nuovo Cantiere … di idee, Progetto Noto va consegnato alla storia a quella storia indelebile tracciata dal sindaco “Transenna” Avv. Corrado Passatello quella di un uomo che fece un alleanza con i suoi concittadini, un’esperienza forse irripetibile, ma che non può essere compresa da chi non l’ha vissuta. Lo sviluppo e la gestione di un vasto territorio come il nostro non può esaurirsi con la mera approvazione di un progetto di massima del P.R.G., è già stato fatto due volte e la terza non da segni incoraggianti, dettata più da esigenze elettorali, inutili sotto il profilo sostanziale. Speriamo di non ritrovarci con quanto perpetrato nel corso degli ultimi decenni dalle famiglie della Noto “bene” che hanno lottizzato in modo scellerato l’intero territorio. La cultura dell’effimero va bene solo per i Festival, come non serve evocare una sostenibilità priva di contenuti, disconoscendo cosa può dare il nostro territorio il cui esito non riteniamo sia una sequela ripetuta di no. E’ il momento di ripensare la città mi fanno sorridere i soloni e i rinnovatori, prese di coscienza tardive segnate al più da ambizioni non soddisfatte. Dei comici di turno parleremo più avanti. Come tutti sanno vi sono interlocuzioni avanzate con altri movimenti il che non pregiudica ne la nostra ne la loro libertà di azione, l’impegno con l’attuale amministrazione è agli sgoccioli, non sappiamo se si troveranno o meno nuove convergenze, l’unica certezza: non si è legati a nessun carro. Il nuovo simbolo. Identità e coesione con il tricolore della bandiera Italiana. Un cantiere si inizia dalle fondamenta il 21 si darà la prima picconata”.
Noto. Uniti per la città il 21 Dicembre lancia il “Cantiere delle idee”, Manfredi: “Legati a nessun carro”
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15 dicembre
23:42 2015
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