Noto – Nell’ultima seduta di consiglio comunale Aldo Tiralongo ha annunciato le dimissioni dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Una decisione che era nell’aria da alcune settimane che si è concretizzata durante l’ultima assise cittadina.
“Si interrompe così un percorso importante – ha detto Tiralongo – a volte esaltante altre volte meno. Ma comunque importante. Nel suo ultimo comizio Corrado Bianca ebbe a dire che “Valvo, Frasca e Tiralongo saranno i pasdaran dell’Amministrazione. i guardiani, le sentinelle”. Evidentemente ravvisava in noi le qualità della correttezza e della affidabilità sulle quali il Sindaco poteva fare sicuro affidamento. Valvo e Frasca hanno sempre sostenuto il Sindaco anche, a volte, ingoiando bocconi amari. Io meno”.
Aldo Tiralongo fa parte del movimento civico Rinnovamento per Noto che alle ultime elezioni comunali ha creato una lista unica insieme al Partito Democratico sostenendo il compianto Corrado Bianco a sindaco della città. In occasione del ballottaggio tra il sindaco Bonfanti e il candidato Leone, la lista fece l’apparentamento con la coalizione che si rivelò vincente e il Pd insieme a Rinnovamento per Noto entrarono in maggioranza. In consiglio comunale il distacco dagli alleati del Partito Democratico.
“Il PD è rimasto impantanato – ha detto Tiralonfo – Ha perduto la sua identità. Si è legato mani e piedi alla attuale amministrazione finendo ad essere incapace di pensare altro, di pensare ad un cambiamento. Non contro Bonfanti ma con lo stesso Bonfanti ma con una coalizione rinnovata. Un partito che si dimostra incapace di imporre una scelta, di far valere le ragioni che sono quelle della propria identità politica, non poteva ancora vedermi componente del suo gruppo consiliare. Ancor di più avendo il PD tradito il patto che aveva stipulato con Rinnovamento: dopo l’approvazione del bilancio si sarebbe chiesto al sindaco di scegliere in modo chiaro, ponendo il principio che una coalizione con il movimento di Gennuso, Uniti per la Città e Patto per Noto, automaticamente ci escludeva. Lo stesso che al rinnovo del Consiglio di Amministrazione dell’Aspecon mi ha costretto a prendere distanza dall’Amministrazione contestando l’uso delle poltrone per ottenere sostegno politico e, nel caso in specie, per far entrare surrettiziamente Patto per Noto, il movimento di Corrado Cultrera in maggioranza”.
Aldo Tiralongo ha affermato di non essersi arreso: “Non è certo una resa. Assolutamente no. E’ l’inizio di un nuovo cammino. Non certo di testimonianza perché la sensibilità per quei valori e principi che ho cercato di rappresentare in consiglio comunale sono tante e peseranno”.
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