Gazzetta del Mediterraneo

Noto, sugli stabilizzati botta e risposta tra Cannazza e Bonfanti. L’ex assessore: “Non si permetta di parlare di forzature”, il sindaco: “Procedura annullata per difetto di legge, continuo a lavorare, non mi faccio distrarre dalla demagogia”

Noto, sugli stabilizzati botta e risposta tra Cannazza e Bonfanti. L’ex assessore: “Non si permetta di parlare di forzature”, il sindaco: “Procedura annullata per difetto di legge, continuo a lavorare, non mi faccio distrarre dalla demagogia”
09 luglio
12:46 2014

Noto – E’ botta e risposta a distanza sulla vicenda dei precari stabilizzati tra l’ex assessore al personale, ora esponente di Forza Italia, Giuseppe Cannazza, e il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.

<<Conosco molto bene gli atti posti in essere dall’Ente relativi a tutto il processo di stabilizzazione dei lavoratori – ha detto Cannazza – procedura definita durante la precedente amministrazione in cui mi occupavo anche del Personale. Per la definizione dell’iter procedurale si organizzò una vera equipe di lavoro finalizzata ad inquadrare e delineare ogni step per la definizione della procedura. Ogni passaggio fu consumato all’insegna del confronto massimo, attraverso una intensa attività di concertazione di tutti gli uffici comunali interessati e precisamente il Settore I – Amministrazione Generale, l’Unità di progetto all’uopo costituita, l’ufficio di Ragioneria, l’Ufficio Legale, con il costante confronto con il collegio dei revisori dei conti, con il pieno supporto di tutte le sigle sindacali, attraverso i continui contatti con l’assessorato Regionale del Lavoro che poi autorizzò la fuoriuscita dal precariato dei lavoratori  e, per sfatare ogni dubbio sulla giusta applicazione delle norme vigenti all’epoca riguardanti la delicata e complessa materia, attraverso un approfondito confronto con l’avv. Pitruzzella, oggi Presidente dell’antitrust e membro della commissione per le riforme economiche, da cui si acquisì un parere legale sul quale successivamente si fondarono le basi degli atti amministrativi posti in essere. C’è da capire immediatamente se gli effetti della sentenza riguardano i 4 lavoratori di categoria D o tutti i 131. Penso che il Sindaco debba evitare per il futuro commenti fuori luogo infangando, quando ha parlato di forzature fatte dalla precedente amministrazione per definire a tutti i costi il processo di stabilizzazione, le persone che hanno lavorato onorevolmente su tutta la procedura. E’ meglio che si occupi, con lo stesso impegno profuso nell’attivare la procedura di rientro dei lavoratori nel bacino del precariato, a predisporre un efficace appello finalizzato a dimostrare che l’intero processo di stabilizzazione fu definito nel pieno rispetto delle norme all’epoca vigenti>>.

La risposta del sindaco Corrado Bonfanti su quanto detto da Cannazza: <<Non sono interessato ad additare nessuno – ha detto il primo cittadino – men che meno la precedente amministrazione comunale perché questo non serve e, in particolare, non serve ai lavoratori. Mi limito ad applicare una sentenza e mi limito a prendere atto che nonostante le procedure di stabilizzazione siano state elaborate da insigni amministratori e giuristi, le stesse sono state annullate per difetto di legge. Sulle posizioni dell’ex assessore Cannazza, mi limito a dissentire in toto. Anche su queste posizioni contrapposte, solo il tempo sarà galantuomo. Ora il mio impegno sarà profuso solo in direzione e salvaguardia dei posti di lavoro dei miei collaboratori, senza farmi distrarre da chi continua a fare demagogia>>.

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