Noto – Si terrà il prossimo 30 settembre il consiglio comunale sulla vicenda degli ex precari del Comune di Noto che a causa della sentenza di un giudice del lavoro hanno visto messa in discussione la loro stabilizzazione. Di recente la giunta municipale ha emanato un atto di indirizzo molto articolato che prevede, tra le altre cose, il passaggio di alcuni lavoratori alla categoria B.
Di seguito alla deliberazione di giunta una parte della minoranza i consiglieri Bosco, Veneziano, Cutrali e Trombatore hanno chiesto la convocazione urgente del consiglio comunale. <<Ormai da oltre tre mesi – dice Veneziano – 130 lavoratori del comune di Noto sono sottoposti ad una continua ed estenuante pressione che, a fronte di una sentenza del giudice del lavoro che riguarda quattro lavoratori di fasci D, per volere dell’amministrazione, mette a rischio le posizioni di tutti i lavoratori. A tutela del lavoro e dell’efficienza dell’ente abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto alle forze sociali, politiche e sindacali, per dibattere e trovare una soluzione al problema senza compromissioni di tipo politico>>.
I quattro consiglieri comunali presenteranno una mozione per l’annullamento della delibera di giunta, di seguito il testo della mozione: “Il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta Municipale, coerentemente alla precedente deliberazione di Consiglio n. 41 del 23/07/2014, ad annullare la delibera di giunta di cui sopra e ad astenersi dal prendere qualsiasi provvedimento che non si riferisca esclusivamente ai lavoratori di categoria D, dal momento che il procedimento in corso non riguarda coloro che sono inquadrati in B e C. Per quanto concerne la posizione dei 4 dipendenti coinvolti nel giudizio di appello n. 529/2014 R.G.L., impegna il Sindaco e la Giunta Municipale, altresì, ad attendere la pronuncia definitiva del Giudice del Lavoro, stante l’assoluta mancanza di pregiudizio per l’Ente Comune”.
Il primo cittadino, Corrado Bonfanti, in settimana ha argomentato la decisione presa in giunta: <<Non è mai facile prendere delle decisioni che riguardano il futuro lavorativo di tante persone e la serenità delle loro famiglie, ma è arrivato il momento di uscire definitivamente da questa situazione di stallo che dura da quattro anni e che tiene tutti con il fiato sospeso. La decisione che la Giunta Municipale, da me presieduta, ha adottato con la recente delibera di indirizzo non fa altro che porre la parola fine e dare certezze per il futuro dei nostri lavoratori. Lasciamo fuori dalla porta la politica e la superficialità con la quale la politica ha affrontato e risolto la stabilizzazione degli ex precari oggi lavoratori a tempo indeterminato del nostre Ente. Non è tempo di passerelle e di esibizioni varie, ne di scontri tra maggioranza e opposizione. L’attività che porremo in essere non pregiudica gli attuali posti di lavoro, non mortifica la dignità dei lavoratori, non pregiudica la possibilità, per ciascuno di loro, di avviare azioni a tutela dei propri diritti e interessi, non mette a rischio il loro passato e genera esclusivamente una sola certezza: la definitiva conservazione del proprio posto di lavoro. Non è pensabile che nel contesto in cui oggi siamo costretti ad operare, si possa assumere il ruolo passivo dell’attesa; non possiamo e non dobbiamo farlo. In questo caso, ancora una volta opereremo nell’interesse dei lavoratori e in totale sicurezza e certezza, adottando gli opportuni atti amministrativi. Pur comprendendo la stato d’animo dei lavoratori e la iniziale diffidenza che l’adozione dell’atto di indirizzo può generare, sono convinto che costruire certezze vuole dire costruire futuro>>.
Le reazioni alle parole del sindaco da parte dei consiglieri Cutrali e Trombatore non sono state tenere: <<L’opposizione ha solo chiesto che si discuta in seduta aperta del consiglio comunale per coinvolgere le forze sociali e sindacali, quindi chiedendo massima trasparenza e partecipazione, il sindaco si infastidisce per la pluralità. Infatti va chiamando uno per uno i consiglieri per impedirgli che firmino la mozione presentata dai 4 firmatari. D’altronde Bonfanti è lo stesso che fino a qualche giorno fa per cercare di non avere opposizione ha arruolato tra le sue fila consiglieri eletti nello schieramento opposto. Bonfanti pensi a tutelare gli interessi dei lavoratori e dell’ente per ché fino ad adesso a pensato ad altro. Eviti il sindaco di diffidare i consiglieri che hanno firmato la mozione per il consiglio perché dimostra di essere in malafede ed è segno di vigliaccheria politica, anche perché chi in democrazia si sottrae al confronto o e’ in malafede o e’ affetto da delirio di onnipotenza e quindi convinto che metterlo in discussione e’ Lesa Maesta>>.
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