Noto – E’ stata portata alla luce ed è ora visibile al pubblico al Museo del Presepe “Le mille e una grotta” di vico Carrozziere, un’opera d’arte rimasta nascosta per anni. In un ripostiglio del Palazzo Trigona in via Cavour, vicino alla famosa Sala Gagliardi, è stato ritrovato un bambinello di cera che è stato notato dal signor Alberto Frasca e posto all’attenzione dell’amministrazione comunale. Seppur custodito in maniera non eccellente, è sembrata un’opera di ottima fattura e l’amministrazione comunale ha spostato il manufatto, corredato di teca, all’interno del Museo del Presepe.
La responsabile del museo, la Dott.ssa Cettina Perricone, si è occupata della ricerca storica per risalire all’autore, alla provenienza e al periodo storico di quella che si è rivelata un’opera d’arte. Sulla schiena del bambinello è inciso il nome dell’autore Domenico Fasulo, l’artista famoso in tutto il mondo proprio per i bambinelli prodotti con la cera. Nato a Palermo nel 1834 fu chiamato a Caltanissetta per eseguire alcuni particolari della Cattedrale. “U mastru ciraru” di un tempo, riconosciuto come artista di spessore per le opere realizzate: <<Fasulo sa tutto – spiega il critico d’arte Mercadante – Ha visto questi bimbi con occhi sinceri e rapaci. Ha colto ogni singola posa e sa renderla con la sua arte eterea senza alcuna paura, senza cercare forza in una bellezza d’accademia, anzi lasciando che nella diversità dei tipi ce ne siano di niente affatto graziosi, le gote in eccesso, le palpebre gonfie sugli occhi cisposi>>. La realizzazione del bambinello adesso custodito nel Museo del Presepe risale proprio al periodo in cui Fasulo si trovava a Caltanissetta nella seconda parte del XIX secolo.
Il professore Corrado Perricone si occupato dell’opera di pulitura e sistemazione sia del bambinello che della particolare teca in cui è inserito, realizzata anch’essa dal maestro Fasulo. L’opera d’arte rimarrà esposta permanentemente all’interno del Museo del Presepe.
Tra i primi a visitare il bambinello il sindaco Corrado Bonfanti, il presidente del consiglio comunale Corrado Figura e gli assessore Seby Ferlisi e Frankie Terranova che si sono congratulati per l’ottimo lavoro svolto sia di ricerca storica che di intervento sul manufatto, esprimendo soddisfazione per la restituzione alla città di Noto di un’opera d’arte che sarà apprezzata dai tanti visitatori e che arricchisce il consistente patrimonio artistico cittadino.
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