E’ andata oltre le aspettative degli organizzatori la serata conclusiva del progetto socio-culturale “Equilibri: tutti siamo diversi” svoltasi al teatro comunale “Tina Di Lorenzo” di Noto. Il tutto esaurito, le persone incollate alle poltrone per circa 5 ore e gli occhi colmi di lacrime di gioia ed emozione hanno emozionato Giovanni Parentignoti dell’associazione Azahar di Noto e Mara Di Stefano dell’Agenzia Ar@m Communication di Avola che dallo scorso mese di agosto lavorano ad un progetto che ha certamente lasciato al propria impronta nei comuni a sud di Siracusa.
Un cast ricco di professionisti che hanno toccato il cuore dei tanti presenti facendo emergere in tutti il “lato umano” che troppo spesso viene dimentica.
Lo spettacolo è stato aperto dal coro degli scolari del IV Istituto “Aurispa” di Noto che hanno interpretato il brano “Anima prigioniera” scritto per appositamente dal maestro Marco Saetta, mentre i ragazzi delle medie dello stesso istituto hanno cantato due brani: “Se la gente avesse il cuore” e “Un amico a quattro ruote”. E’ andato poi in scena il cortometraggi “Il diverso sei tu” curato dal professore Giuseppe Cataudella dell’associazione onlus SuperAbili. Sul palco si sono poi susseguiti Maurizio Battista, raccontafiabe che ha impressionato anche gli attori professionisti presenti, Valentina Sammito ed il giovane Antonio che hanno realizzato un quadro a 4 mani mentre Giusi Fortuna, recitava “Quando impari ad allacciarti le scarpe” di Capone. Sul palco ancora Eleonora Nicolaci con “Handicappati di merda” di Marina Viola; Ludovico Caldarera “La vicenda di colapesce” e “Lettera del nonno alla sua sposa” con Monica Andolina, Stefano Furia e Marcello Matera; la danzatrice in carrozzina Roberta Macrì che ha danzato sul brano” lei che nulla può ma tutto fa” assieme al partner Alessandro Coco; lo scrittore Massimiliano Verga i cui brani, tratti dai libri “Zigulì” e “Un gettone di libertà” sono stati interpretati da Sabina Pangallo e Salvo Tringali, da Edy Lucchesi e Lorenzo Falletti e la cantante Ketty Giansiracusa che ha chiuso la prima parte dello spettacolo. La banda di Avola del maestro Sebastiano Bell’Arte con Rita Botto e Mirko Menna ha chiuso lo spettacolo con oltre 30 minuti di musiche e canzoni.
Alla fine della serata i ringraziamenti degli organizzatori Mara Di Stefano e Giovanni Parentignoti e il bis chiesto ai 53 ragazzi del maestro Bell’Arte.
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