Noto – Dopo l’istituzione della consulta comunale degli studenti universitari del Comune di Noto in occasione dell’ultimo consiglio comunale ha espresso alcune perplessità il consigliere di Noto Nostra, Salvatore Veneziano. <<Va bene l’istituzione di consulte di ogni genere – dice Veneziano – ma la risposta amministrativa alla città non si può limitare a questo. A cosa serve creare carrozzoni che nessun problema risolvono? A che serve avere le consulte per i diritti dell’infanzia se non si mette il garante in condizione di agire, se ai fanciulli si nega la possibilità di fruire dei parchi della città, abbandonati a se stessi, se i nostri ragazzi non possono fruire di una mensa scolastica degna di questo nome? A che serve istituire la consulta delle famiglie se poi le famiglie non possono fruire più di un posto di ristoro e di ritrovo come la villa comunale, ormai inibita alla fruizione della comunità, perché trasformata in luogo di degrado? A cosa serve la consulta degli studenti universitari se la mobilità interna ed esterna è inadeguata? Stessa cosa dicasi di agenda 21, sulla carta strumento di “ascolto” ed occasione di reperimento di fondi, nella realtà il nulla. Tutti atti simbolici che tendono a coprire l’incapacità a fare>>.
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