Noto – Potrebbe giungere a conclusione la vicenda che ha riguardato il Museo delle carte con la paventata chiusura e il trasferimento altrove del materiale contenuto all’interno. Il museo che si trova ubicato lungo Corso Vittorio Emanuele, per decisione dell’amministrazione comunale, doveva essere trasferito perché in quei locali, di proprietà comunale doveva essere realizzato un progetto culturale. Tale decisione ha visto il direttore del museo, Santo Pietro Giannone, opporsi e raccogliere le firme per scongiurare il tutto. <<Dopo lunghe vicissitudini – ha detto Giorgio Giannone di Notolibera – ed aspre contrapposizioni con l’amministrazione Bonfanti finalmente uno spiraglio di luce ed una possibile soluzione per la questione Museo delle Carte, si intravvede. Il Museo delle Carte che rappresenta un validissimo e ricco contenitore culturale nel panorama dell’offerta culturale della città per studiosi, studenti e ricercatori, era destinato all’oblio ed alla cancellazione definitiva dal contesto museale e culturale della città, e può ora sperare, e possiamo ora sperare che sarà salvato, grazie sopratutto alle centinaia e centinaia di cittadini che hanno manifestato con i loro atti e le loro firme la ferma intenzione di salvaguardare quel ricco contenitore che oramai faceva parte a pieno titolo delle mete di chi si avventurava in ricerche storiche ma anche di chi spinto solo da curiosità>>.
A sbloccare la situazione potrebbe essere l’intervento della sovrintendenza: <<Il forte e costante interessamento – ha detto Giorgio Giannone di Notolibera – dei cittadini e una parte della stampa, che hanno voluto contrastare il nefasto disegno di parcheggiare quella ricchissima miniera di atti e documenti in qualche deposito comunale, ha suscitato l’interesse della Sovrintendenza ai BB.CC.e AA. di Siracusa con la convocazione di una formale Conferenza dei servizi ove alla presenza del direttore del museo Santo Pietro Giannone, dell’assessora Cettina Raudino, della Dott. Marzia Scialabba funzionario della Sovrintendenza di Siracusa esperta di bibliografia e della dott. Claudia Giordano archivista dell’Università di Palermo si è giunti alla conclusione di salvaguardare il Museo, predisponendo un crono-programma che parte dalla catalogazione di tutto il contenuto del museo, alla formalizzazione del rapporto giuridico con il direttore, ed entro pochi mesi alla riesposizione al pubblico del materiale contenuto, e già da anni esposto al pubblico nei locali di C.so Vittorio Emanuele>>.
Sulla vicenda è intervenuta anche il presidente di Notolibera: <<Confidiamo nell’impegno – ha detto Rosa Bologna – assunto dagli Enti istituzionali per la salvaguardia del Museo e nella sua riapertura che dovrebbe avvenire antro qualche mese anche se al momento l’amministrazione non ha assunto alcun impegno formale sulle date e sui locali definitivi che dovrebbero essere nell’ambito della biblioteca comunale>>.
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