Noto – Interviene sulla pressione fiscale il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Pagare meno e pagare tutti questo in poche parole il concetto espresso dal primo cittadino: <<Si è definita nelle scorse settimane – ha detto Bonfanti – con l’adozione in Consiglio Comunale delle relative deliberazioni, il quadro della fiscalità comunale. Un lavoro intenso che ci ha visti fedeli interpreti non solo delle novità introdotte dal governo centrale, sempre più incentrate nella direzione di compensare la riduzione dei trasferimenti con l’intervento diretto dei Comuni nelle tasche dei cittadini, ma principalmente nella convinzione, concretamente attuata, che una buona politica di bilancio può permettere di dimostrare ai nostri concittadini che, se è quando possibile, la tassazione comunale può seguire anche importanti riduzioni. Nell’epoca in cui tutto aumenta in maniera vertiginosa e si batte cassa, assumere decisioni in controtendenza vuole dire consapevolezza delle difficoltà che le famiglie vivono nel quotidiano, attenzione alle esigenze generali della comunità in cui si vive, riconquista del ruolo centrale della politica locale>>.
Il primo cittadino entra poi nel merito delle quote e delle percentuali: <<L’applicazione di aliquote per l’addizionale Irpef – dice Bonfanti – per scaglioni di reddito in modo da penalizzare maggiormente i redditi alti rispetto a quelli medi o bassi, nonostante aliquote al di sotto della media regionale, applicare l’IMU in maniera sensibilmente più bassa rispetto alle altre municipalità, mantenere l’aliquota TASI, altro balzello che abbiamo recentemente subito, al minimo consentito (1×1000 e copertura al 65% della relativa spesa) e, infine ridurre del 20% la TARI (la nuova TARES) sono esempi concreti di una politica fiscale attenta e consapevole. Se tutto quanto sopra viene poi collegato al mantenimento di uno standard accettabile, ma migliorabile, dei servizi erogati ai concittadini, il quadro risulta completo e soddisfacente. Questi esempi virtuosi però, non devono farci abbassare la guardia. Tutto questo è possibile e attuabile solo con la collaborazione di tutti, con un ritrovato senso civico che deve sempre più attecchire e svilupparsi ampliando la platea di coloro che con i loro comportamenti quotidiani aiutano la propria comunità a crescere e svilupparsi; siamo facce della stessa medaglia, Amministrazione da una parte, cittadinanza attiva e comunità consapevole dall’altra. Non perdiamo la speranza e ritroviamo il senso vero dell’essere comunità unita, consapevoli che chi amministra la città, tra mille difficoltà, interpreta quotidianamente le esigenze di tutti>>.
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