Noto – Cultura e solidarietà per inaugurare la rassegna letteraria “La felicità a portata di libro” promossa e patrocinata dal Comune di Noto, Assessorato alla Cultura, organizzata dall’Associazione Cantina Sperimentale Iblea in collaborazione con le volontarie di Semaforo Rosa e la libreria Liber Liber. In occasione del primo appuntamento, venerdì 11 dicembre, e della tematica affrontata nel libro “Atlante degli abiti smessi” di Elvira Seminara, presente alla serata, si è avuto come partner il Comitato locale della Croce Rossa Italiana, presieduto da Ninella Coletta Figura, che ha ricevuto in dono diversi abiti da destinare alle persone bisognose. All’appello fatto in questi giorni dalle volontarie di Semaforo Rosa hanno risposto in tanti così da contribuire in modo fattivo ad un’attività che le crocerossine netine svolgono tutto l’anno ma che ha sempre bisogno di aiuto. Sui significati profondi della serata in Sala Gagliardi e sull’esordio della nuova rassegna letteraria voluta da questa Amministrazione, si è soffermata nei suoi saluti iniziali il Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura Cettina Raudino: “Nel ringraziare quanti hanno collaborato alla programmazione di questa Rassegna vorrei evidenziare come la cultura possa essere davvero usata come ago in grado di ricucire gli strappi della società. Non è un caso che stasera si cominci con il libro di Elvira Seminara in cui si parla di abiti sotto un’accezione più globale di comportamento, atteggiamento, aspetto. Così le donne di Semaforo Rosa hanno incontrato le donne della Cri, ed è nata questa serata, dove stiamo vivendo un momento di solidarietà”. A presentare la scrittrice e la sua opera, moderare gli interventi ed a introdurre i momenti di lettura dei brani, a cura di Rina Rossitto e Alessandra Macca, è stato Paolo Randazzo: “Atlante degli abiti smessi è un libro molto interessante e profondamente femminile perchè non vige alcun rapporto di potere tra i protagonisti, bensì rapporti di cura. La narrazione propone mille storie potenziali che grazie alla forza delle parole scelte dalla narratrice sembrano quasi pronte ad esplodere”. Infine l’autrice che ha poi risposto alle curiosità del pubblico presente: “Stavo tornando a casa a piedi quando vedo un cumulo di pezze a terra, vicino alla campana della raccolta differenziata, proprio degli indumenti. Nella scena, che ad ogni passo focalizzavo meglio, ad un certo punto irrompe anche un gabbiano; insomma un’immagine dinamica e malinconica nello stesso tempo che non riuscivo a dimenticare. Quella scena è diventata il mio libro con tutta una serie di riflessioni sulle nostre storie personali, sugli oggetti che li abitano, proprio come i vestiti che diventano una parte di noi”.
Prossimo appuntamento con la Rassegna letteraria “La felicità a portata di libro” il 15 gennaio con il libro di Tino Franza “In cammino con Stevenson viaggio nelle Cévennes”, modererà Barbara Spatola.
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